Pochi giorni fa, parlando con amici appassionati di fotografia, esprimevo una mia personale opinione riguardo ad alcune convenzioni a cui così spesso ci rifacciamo. Provo a spiegare: visitando i siti di tanti fotografi professionisti, sfogliando gli album ed i set di talentuosi appassionati su Flickr o osservando i temi di contest e concorsi, spesso si vede come a volte si tenda a confondere il soggetto o peggio il contesto, con il vero messaggio di una fotografia.
Forse la distinzione ad altri può apparire sottile ma il mio punto di vista è questo : una foto deve parlare di qualcosa. Può essere qualunque cosa, ma deve trasmettere un messaggio, suscitare emozione; ed il filo logico con cui creare un portfolio, un set o indire un concorso dovrebbe a mio parere incentrarsi su questo qualcosa e non su qual’è il soggetto.
Insomma. Invece di classificare le foto in generi come “ritratto”, “paesaggio”, “street”, etc… non sarebbe più interessante provare a unire e mettere insieme quelle che sono accomunate dallo stesso concetto di fondo ? Il simile messaggio che portano ? Emozioni, concetti anche astratti…. “amicizia”, “odio”, “complessità”.. o anche “silenzio”, “freddo”, “profumo”… o chissà…
Potrebbe essere anche solo l’idea per un progetto personale.
Si, sicuramente la fotografia, come qualsiasi altra opera d’arte, deve e può suscitare emozioni. Al di là della tecnica, c’è anche l’occhio del fotografo che, ripeto come ogni altro artista, trasmette qualcosa di se all’interno dello scatto.
Tuttavia, facendo rientrare la fotografia nell’arte, credo che una classificazione della tipologia sia, in effetti, fuori luogo quando si descrive ciò che ci trasmette, ma è giusto “incanalarla” in una tipologia…forse basta dire semplicemente “fotografia”? 😀
Si Lola. Del resto anche nelle altre arti (visive e non) c’è questa necessità di “incanalamento”.
Sicuramente un tema che necessita un po’ di approfondimento.
La “tecnica” genera belle foto che non dicono molto, fredde… le emozioni invece generano foto che PARLANO!
Quante volte, su Flickr, vediamo commenti o addirittura note sulla foto che in qualche modo criticano l’autore per il taglio che ha dato, la tecnica che ha usato
Odio profondamente questo comportamento…in certa misura la intendo come una violenza nei confronti dell’autore, perchè esso avrà avuto i suoi ottimi motivi di proporla in quella data maniera.
E qui mi riallaccio al tema del post, benvengano quei contest che parlano di emozioni, di espolarazione interiore e conseguentemente confrontare le proprie sensazioni con quelle degli altri.
I contest “normali” alla fin fine sono solo una specie di gara perchè è l’immediatezza che prevale sulla ragione.
Come le foto, come le definisco io, “ruffiane”. Perfette, che rispettano la regola dei terzi, toni perfettamente bilanciati, soggetto di sicuro richiamo…anch’io posto foto del genere, ma non mi lasciano niente…Come certi contest, li faccio ma poi….