Ci sono domande che è stimolante e divertente porsi, in modo particolare se si è in compagnia. Questa per esempio è perfetta per una serata tra amici, specie se appassionati di fotografia o arti visive. Tra musicisti invece può scatenare un vero putiferio la domanda “quand’è che una band o un musicista è “commerciale”?” oppure per coinvolgere proprio tutti un “quand’è che si diventa grandi?”.
Ma a parte gli scherzi… quand’è che è arte?.
E’ una domanda che ha una storia millenaria, fiumi di scritti ed opinioni al proposito.
Io la pongo a te lettore di questo blog.
Sono abbastanza sicuro che te la sei già posta in passato, ma se così non fosse… eccola.
Se vuoi puoi esprimere il tuo pensiero in un commento qui sotto, oppure meditare in privato sulla tua personalissima risposta. Credo che l’importante sia provare a darne comunque un’interpretazione propria.
Nello spirito di condivisione che anima questo blog esprimo brevemente il mio punto di vista, cercando qui di sintetizzare al massimo, forse banalizzando un po’, ma lasciando aperta la porta a qualsiasi approfondimento.
E’ un punto di vista semplice e classico, per niente originale.
Secondo me l’arte è esclusivamente nell’occhio dell’osservatore. Sono il suo modo di vedere le cose, la sua cultura e le sue esperienze che determinano la percezione che trae dall’opera e le emozioni che ne riceve.
Se per te è arte, anche se non lo è per il resto del mondo, è arte!
“Art is in the eye of the beholder“.
l’arte siamo noi, il nostro percepire, il nostro sentire.
l’arte è nell’occhio di chi guarda come la bellezza, come l’amore.
Se poi chi osserva si trova sulla stessa corda emotiva che era propria dell’artista quando ha prodotto l’opera -sia essa un dipinto, una foto, un film, un romanzo, una composizione musicale, un abito….- allora si è raggiunti la sublimazione dell’immaginario emotivo/artistico, diventa quasi un incontro d’anime: una comunione perfetta, una sorta di amplesso artistico dove gli amanti ( noi e l’artista ) raggiungono il piacere all’unisono….e allora c’è fusione, quell’ opera diventa nostra e ci apparterrà per sempre.
La prima risposta che mi è venuta in mente, è che è arte quando c’è armonia. Ma non l’armonia intesa come cosa soffusa, non armonica, ma quando gli elementi presenti sono esattamente dosati per creare una emozione.
Può esserci armonia anche in un bn metto ed esagerato, un profilo di un viso che esce dal nero del nulla appena illuminato……
Poi ho pensato a tante foto molto “forti”, per il tema trattato, ma quella è denuncia, non arte, può essere arte ritrarre in un certo modo una denuncia, ma non lo sarà l’immagine…….
Io credo che l’arte sia si soggettiva, ma che va riconosciuta anche in quello che non ci piace o che non tocca le nostre corde, in quello che non capiamo, ma di cui non possiamo non percepire la bellezza intrinseca…… e quindi l’arte deve avere una sorta di regola……
Poi, c’è il proprio gusto, governato dalle nostre esperienze, e questo farà si che ci dedichiamo (in un certo periodo della nostra vita) a un filone di arte piuttosto che a un altro 🙂
Poi ci sono i genialoidi, ma questo è un altro capitolo credo 🙂
Arte…che parolona!!
Quattro lettere in grado di scatenare dibattiti, che sempre, però, finiscono come sono iniziati….con tutti che rimangono ben saldi alle proprie opinioni.
E secondo me è qui il succo del discorso…. come dice Anto/Logia, l’Arte siamo noi.
L’essere umano con la sua conoscenza, la sua coscienza…esse derivanti dalle proprie origini, dal suo vissuto.
E’ grazie a questo che ognuno giudicherà se è arte o meno.
Poi c’è quella razza abietta dei critici…
l’arte è quando nessuno ti capisce più. sei troppo al di sopra delle righe e solo chi sta come te può aanche solo provare a capire quello che fai.
Ecco, vedete, la cosa bella è che tutti esprimiamo un punto di vista.
Vi ringrazio davvero per questi commenti, sinceri e ricchi di passione.
Bello il concetto che “l’arte siamo noi”, mi piace.
L’arte è anche un bambino che scarabocchia con una matita, libero da preconcetti e timori di critica. Libero di esprimere se stesso, libero dai vincoli della tecnica.
L’arte però è anche dove forse non la apprezziamo (o non siamo capaci di comprendere, come dice Willa) e quindi un altro concetto che a me piace molto: il rispetto. Anche quando non ci piace ma percepiamo che di espressione artistica si tratta davvero.
Impara l’arte e mettila da parte… Lo stato dell’arte … Arti e mestieri …
Per me l’arte in generale è “saper fare”. Ovviamente l’opera dell’artigiano e l’opera dell’artista condividono la radice della parola e si sono separate tra loro (nella nostra accezione) nella notte dei tempi …
Ma andando più in concreto su quello che noi oggi intendiamo per arte: quando c’è un messaggio, un significato, che passa attraverso l’opera in questione e che è indissolubilmente legato alla realizzazione formale dell’opera stessa. Una foto è arte quando ho studiato inquadratura luci esposizione colore per veicolare un certo messaggio, di solito una emozione, in relazione all’oggetto ripreso.
E quindi (concludendo il mio commento) il fotografo (= l’artigiano della fotografia) è colui che sa usare la macchina fotografica e come tale è in possesso degli strumenti formali per fare le foto. L’artista è colui che questi strumenti li utilizza per veicolare una emozione.