C’è una frase di Henry David Thoureau che dice : “The question is not what you look at, but what you see” (Trad: Il punto non è cosa guardi, ma cosa vedi).
Sto pensando di stamparla su un piccolo adesivo ed appiccicarla proprio sotto al display della mia macchina fotografica.
Credo che proprio in questo concetto sia molto della fotografia, della capacità di realizzarla ed anche apprezzarla.
Vedere è il risultato di un processo dove il guardare è solo l’input. A questo flusso in ingresso si applica tutta l’elaborazione razionale ed emotiva di cui siamo individualmente capaci.
A volte ci si meraviglia di cosa può succedere… 🙂
Penso che in questo concetto sia molto delle arti figurative in genere:)
Ciao Pier, un piacere leggerti
Roberta
beh, è quello che fa la differenza….. voglio dire, il mondo è sotto gli occhi “di tutti”…… ma quello che sei lo trasporti in quello che vedi, e quello che scatti è il momento che scegli di fermare come rapporto tra te e la realtà che ci circonda.
Alla fine, vedere un album di un fotografo, (amatoriale o professionista) è come vedere un pezzo della sua anima nascosta, di quello che gli fa male (penso alle foto denuncia) e che invece gli fa bene. Di come vorrebbe vedere raddrizzato il mondo, e cosa propone come suo concetto di bellezza 🙂
La fotografia, è istinto. Anche quando è una foto di studio 🙂
Si, è una forma di espressione dove l’istinto, quella sorta di senso creativo naturale, deve però essere coltivato e fatto crescere nel giusto ambiente e con le giuste stimolazioni.
E’ per questo che la fotografia mi affascina: istinto, creatività ma anche padronanza dello strumento.
ps: questa foto è semplicemente fantastica!