Stavo provando degli scatti con una vecchia macchina analogica. Niente di che, il mio soggetto era un portone nel centro storico di Firenze. Provo varie inquadrature, mi contorgo un po’ come a volte succede…
Incidentalmente, subito accanto al portone si trova una fiammante motocicletta sportiva.
Faccio per allontanarmi ed un ragazzino di giovanissima età, che ho stimato sui 10/12 anni, si avvicina dopo avermi osservato mentre scattavo e, probabilmente pensando che il mio soggetto fosse la moto, indica la macchina fotografica chiedendomi : “posso vedere come sono venute”?
Ho un attimo di esitazione, d’istinto quasi gli porgo il dorso nero della fotocamera ma poi ci penso, mi fermo e gli dico : “beh, non è possibile. E’ a pellicola”.
Il ragazzino mi guarda come se fossi un deficiente, o peggio un cretino che gli sta raccontando una qualche balla. Poi esclama : “Che cosa? Come sarebbe pellicola?” E senza nemmeno aspettare il mio tentativo di risposta si gira e se ne va…
Menomale che non gli ho detto “E’ analogica”…
🙂
Su Fotografia Reflex di marzo c’è appunto un articolo, invero amaro, del Direttore che prendeva in considerazione l’idea di eliminare il termine “digitale” dal linguaggio fotografico, chiamando tutto: “fotografia”…… in realtà questo tuo episodio confermerebbe questa esigenza, che però è solo un “impoverimento” di questa meravigliosa passione….. e l’impoverimento non è eliminare il termine, è l’assenza della curiosità di un ragazzino maleducato che se ne va……
un episodio molto curioso, ma che per me dimostra solo la maleducazione e la mancanza di rispetto di quel ragazzo e più in generale di tante persone …
magari avresti trovato un ragazzino più curioso e educato che ti avrebbe chiesto altre cose e ascoltato le risposte…
Bambino… tenero infante… torna dalla maiala di tomà
Be’, a volte quando scatto in analogico istintivamente giro la macchina per guardare com’è venuta… 🙂 🙂
A PARTE L’EDUCAZIONE,
LA CURIOSITà DEL “SAPERE” O LA POCA SENSIBILITà DEL BAMBINO,
UN’EPOCA, QUELLA DELL’ANALOGICA, CHE NON GLI APPARTIENE… 🙂 E CHE FORSE APPARTIENE GIà ALLA PREISTORIA, ANCHE SE ALCUNI FOTOGRAFI AMANO TORNARE INDIETRO.
TECNOLOGIA, APPRENDIMENTO VISIVO: TUTTO PRESTO E SUBITO QUELLO CHE LE “MACCHINE D’OGGI OFFRONO”!