Sembra di parlare di preistoria ma era solo il 1957, poco più di cinquanta anni fa.
In un laboratorio del NIST (National Institute of Standards and Technology) Russell Kirsch generò, tramite una scansione ottica, quella che può essere considerata la prima immagine digitale della storia.
Si trattava della riproduzione su calcolatore di una fotografia di suo figlio all’età di tre mesi. L’immagine aveva la “vertiginosa” risoluzione di 176X176 punti e misurava solo 5,5cm.
Erano gli anni della grande diffusione della fotografia (analogica) a livello popolare. Era da poco stata lanciata sul mercato la Leica M, mentre l’anno successivo sarebbe stata introdotta la mitica Nikon F, seguita a breve dalla prima fotocamera completamente automatica : la Agfa Optima.
Ma il digitale era ormai nato, piccolo ed apparentemente innocuo… ma cresceva inesorabile…
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