Tutti facciamo un sacco di scatti.
Specie chi fotografa in digitale si trova ad accumulare migliaia di immagini, a volte decine di migliaia.
Questa gran quantità di lavoro però, proprio come succedeva (e succede ancora) a chi si ritrovava con scatoloni pieni di negativi mai stampati, non ha un gran futuro finchè non raggiunge uno stato di “prodotto finito” e “lascia il nido”… divenendo fruibile agli altri.
Che tipo di futuro riservi ai tuoi scatti? Lasci che si ammucchino in scatoloni (reali o virtuali) o li condividi, li fai vivere nel mondo?
Sicuramente uno dei percorsi più semplici per permettere ai nostri lavori di raggiungere un minimo di possibili fruitori sia quello della condivisione online. Flickr, DeviantArt o lo stesso Facebook sono piataforme che non hanno bisogno di presentazioni.
Ma trovo che la sola pubblicazione digitale, sebbene assolutamente dignitosa rispetto allo stoccaggio, sia comunque una forma incompleta… o quanto meno ridotta.
Credo che il vero completamento per una foto sia la stampa.
Ma non è tutto.
Una pila di foto stampate è ancora come una cucciolata in uno scatolone, questi “piccoli” devono essere accompagnati all’esterno, si deve fare in modo che le nostre foto incontrino dei nuovi proprietari. Solo così le nostre foto avranno veramente un futuro.
Proponile per la pubblicazione, vendile sul tuo sito oppure al mercatino, o anche regalale a chi dimostra di apprezzarle.
Le tue foto probabilmente meritano molto di più che ammuffire in un hard disk o in uno scatolone in cantina.
🙂
Sono d’accordo, il completamento del processo è la stampa. O meglio: dovrebbe esserlo. Da qualche tempo in questo che una volta era il procedimento procedimento normale nella realizzazione di un’immagine si frappone non tanto il digitale ma internet. Con Flickr realizziamo una mostra permanente che possiamo arricchire ogni giorno con nuove immagini, e ci gioviamo di una visibilità che nessuna mostra credo possa darci. Con internet possiamo far vedere le foto all’amico che abita a cinquanta metri da casa, come allo sconosciuto dall’altra parte del mondo.
Ha ancora senso stampare le foto ? Se lo chiede uno che ha passato parte della sua vita in camera oscura. Ditemi di si, per favore!
Come dicevo, per me la pubblicazione online ha un suo perchè ed una sua dignità. E’ importante perchè comunque è una vetrina attraverso cui “mostrare” il nostro lavoro.
Ma non è la destinazione finale.
La foto deve essere “toccata con mano” e posseduta da qualcuno che la apprezza e la conserva, in questo senso credo che la stampa sia e resti fondamentale.
A mio avviso solo con la stampa la foto si trasforma da qualcosa di volatile e passeggero, adatto ad “un’occhiata e via” ad un oggetto che può vivere.
@Salvatore: proprio ieri mi hanno dato le stampe di alcune foto che userò per un a piccola mostra. Non riesco a descrivere l’emozione al vederle la prima volta, lì materializzate in una stampa.
Certo che ha un senso stampare!! 🙂
caro pega, molto molto interessante questo post e i successivi commenti.
anche io credo abbia senso stampare, anche se credo che la “diffusione al pubblico” delle stampe sia molto molto più difficile, come ad esempio realizzare una mostra.
Certo la soddisfazione di una mostra è altissima, rispetto alla pubblicazione di foto su internet, anche se questo mezzo è molto più immediato.
E’ anche vero che se uno stampa e le foto le tiene solo per se stesso (o comunque le fa vedere solo ad amici,senza poter fare mostre) credo che la soddisfazione rimanga circoscritta , e quindi viene più facile pubblicarle su web.
certo che rivedersi una foto stampata non è come rivederla sul monitor…
p.s. complimenti ad Angelo per la sua mostra
Cari amici, è chiaro che la penso come voi: Nulla eguaglia la soddisfazione di una foto ben stampata, e nulla ci permette di meglio valutarla.
La mia provocazione nasce dalla constatazione che il numero delle mostre (pochissimo frequentate) è inferiore rispetto al passato, dal fatto che a frequentarle sono sempre le solite persone e dal fatto che le nuove generazioni riversano tutto in internet senza nessuna forma di controllo, nè etico nè estetico.
@andrea: ti ringrazio per i complimenti. La mostra è una piccola collettiva. E’ una cosa alla portata di tutti. 🙂
@Salvatore: non sono d’accordo. I nuovi media e la diffusione della fotografia digitale hanno favorito la diffusione della “fotografia” e della cultura fotografica o quantomeno della cultura dell’immagine.
Tante persone hanno ora accesso a quello che è la fotografia e c’e’ meno disinteresse per questa forma d’arte.
Certo, c’e’ il rovescio della medaglia. C’e’ meno qualità in giro, ci sono foto di ogni genere pubblicate ovunque.
Ma forse dovremmo (io mi metto per primo) prenderci “meno sul serio”.
Non necessariamente si deve sempre pubblicare o mettere in giro fotografie di qualità.
Io non mi faccio mai problemi a pubblicare anche foto che mi trasmettono qualcosa anche se imperfette o ancora peggio fatte male…
Il discorso delle mostre è diverso.
Io considero quest’esperienza importante e molto formativa.
Non è la prima volta che partecipo ad una mostra, ma è la prima volta che io e questo gruppo di amici decidiamo di organizzare tutto da soli. Senza una guida, senza qualcuno che ci dia la “pappa pronta”.
E la crescita grazie a questa mostra è stata secondo me importante sia a livello umano che a livello fotografico.
Se poi alla mostra verranno “le solite persone” non mi farò problemi.
I risultati cercati personalmente li ho trovati nel percorso che ci porterà all’inaugurazione di Sabato.
Scegliere un tema, svilupparlo, confrontarsi con altri fotografi, scegleire il formato di stampa, il supporto di stampa, le cornici, pubblicizzare l’evento… e tante altre cose… questo è quello che mi è piaciuto. Se ci sarà un seguito poi si vedrà 🙂
Grazie a tutti per l’interessante scambio di opinioni.
@Angelo
volevo sapere dove verrà allestita la mostra, magari se mi è possibile ci farei un salto a vederla…
@Andrea:
la mostra si tiene nelle Scuderie Medicee della Villa di Poggio a Caiano (PO).
L’inaugurazione è sabato prossimo 3 Luglio a partire dalle ore 21 e si conclude il 17 Luglio.
La “mostra” è una piccola esposizione all’interno dell’open bar Bizzeffe, un pub estivo aperto da una cooperativa di volontari.
Ti ringrazio per l’interesse.
E ringrazio anche Pier Paolo perché sto usando dello spazio del suo blog per pubblicare queste informazioni…
@Angelo
Come sai il mio blog è “apposta” per ogni forma di condivisione e scambio di informazioni e quindi è un gran piacere poterti anche minimamente aiutare nel diffondere la notizia della mostra. E’ un piacere.
Personalmente penso di passarci in settimana prossima.
@Tutti
Grazie davvero per i preziosi contributi. Si, l’argomento della stampa e della diffusione è decisamente importante e quindi interessante.
Credo che le considerazioni fatte siano tutte valide.
Il fatto è che il digitale ha portato una serie di “canali”, “modalità” ed anche “regole” che prima non esistevano. Queste portano effetti molteplici, alcuni positivi altri negativi.
Quando Salvatore parla dell’eccessiva facilità di pubblicazione che le nuove generazioni hanno, questo può apparire dannoso da alcuni punti di vista e posso essere d’accordo però è anche vero quello che dice Angelo.
Alla fine credo che la cosa migliore sia cercare la giusta misura ed “interpretazione” di queste novità, provando a farne propri gli aspetti che si preferiscono.
Personalmente comunque non posso fare a meno di riconoscere a questa nuova onda di “digitale+social media” il merito di avermi riavvicinato ad una vecchia passione che era decisamente sopita.
@ Angelo
L’atmosfera che descrivi riguardo alla tua mostra è bellissima, mi ricorda quella che ho vissuto trent’anni fa.
Adesso, purtroppo, non riesco a ritrovarla.
Mi fa comunque piacere sentire il tuo entusiasmo. Ai complimenti di Andrea aggiungo i miei.
ieri chiacchierando con il super appassionato di fotografia(mio padre)mi sono posta dei quesiti sul mondo del lavoro come “fotografi”
mi chiedo perchè noi (specialmente giovani) appassionati e praticanti di arte e fotografia non possiamo avere un futuro in questo campo!?!
come si fa a poter lavorare presso un giornale?e senza dover fare servizi di gossip?
è possibile che nella città in cui vivo la fotografia conta solo per i servizi matrimoniali??
leggendo i vostri commenti,concordo sul fatto che si possano condividere le nostre foto sui vari siti(semmai per farci conoscere) ma mi chiedo: con la nuova tecnologia,quante fotografie saranno davvero reali(a regola d’arte)?? si l’arte è creare però perchè adesso per essere conosciuti in questo campo o vincere un concorso dobbiamo sbizzarrirci nei modi più assurdi a creare qualcosa che può anche minimamente piacere,quando ai GRANDI FOTOGRAFIbastava un nulla e lo scatto era speciale,quello era e quello era!!!!??
grazie per eventuali risposte 😀
Marya.
La questione che poni è seria e per niente banale.
Credo che però si debba tener presente che in passato le cose che hanno fatto “i grandi” non erano un “nulla” per il loro tempo ma anzi erano cose eccezionali, che i loro contemporanei non facevano, non sapevano fare e spesso addirittura non comprendevano.
E questa è una costante nel mondo dell’arte: dalla fotografia alla musica, dalla pittura alla poesia.
Oggi sembra tutto più difficile e probabilmente un po’ è vero, è più difficile sfondare come artisti ma è anche più difficile far prosperare qualsiasi altra impresa lavorativa ti venisse in mente di sviluppare, questa è una triste caratteristica di questi anni. Ma credo che un vero talento, accompagnato da una grande passione, impegno e costanza (ed un pizzico di fortuna che è comunque sempre stata necessaria) abbia ancora la possibilità di emergere.
Del resto prova a leggere la biografia di qualche “grande” della fotografia e vedrai che non è affatto raro che la sua vita sia stata piena di difficoltà prima di veder riconosciuto il suo lavoro.