Si, 140 Megapixel.
Ti stai chiedendo se si tratta dell’ultimo modello Nikon o Canon?
O forse Hasselblad??
No. Come promesso in un recente post, oggi parlo ancora di quell’invenzione che segnò uno dei punti di partenza (anche se non l’unico) della storia della fotografia: il Dagherrotipo.
Dicevo appunto della incredibile qualità che raggiungevano le immagini realizzate con questa macchina, in special modo quando ad utilizzarla erano fotografi abili e molto attenti alla preparazione delle lastre.
Ecco qui sotto un esempio di scatto con Dagherrotipo tratto da un ottimo articolo che puoi trovare sull’edizione online della rivista Wired.
Si tratta di una foto che fa parte di una serie di magistrali scatti “panoramici” che Charles Fontayne and William Porter realizzarono nel porto di Cincinnati nel 1848.
Sotto puoi vedere l’ingrandimento 10x del dettaglio evidenziato nell’immagine originale.
Ma non è tutto. I piccoli dettagli visibili a questo livello di ingrandimento continuano ad essere nitidi anche passando ad osservare la foto con una lente macro 20X e lo restano anche sotto l’occhio di un microscopio, almeno fino ad ingrandimenti di 30X (!!!).
Facendo due conti quindi la foto potrebbe essere proiettata su una superficie di almeno 8 metri per 6 senza problemi di perdita di dettagli, siamo quindi davvero nell’intorno dei 140Mpixel…
…ed anche del 1850….
🙂
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domanda: come si fa a ‘tradurre’ in Mpixel il formato analogico 6×6?
farò delle prove con l’ingranditore e, se sarà sufficiente la lunghezza della mia camera oscura, proverò a contare gli n ingrandimenti..
conosci metodi meno empirici?
Mi risulta che “tradurre” in Mpixel sia sempre una questione un po’ complicata.
In molti casi i metodi empirici sono quelli realmente usati, come anche nel caso che riportano su Wired perchè alla fine nella risoluzione effettiva conta il “sistema completo” che ha realizzato l’immagine e quindi anche le antiche lenti usate per lo scatto. Loro hanno provato ad ingrandire finchè non si riscontra perdita di definizione e lo stesso puoi provare a fare tu.
In ogni caso mi risulta che il dibattito sia aperto.
Attualmente i dorsi digitali per le 6×6 stanno tra i 40 ed i 56 Mpixel ma c’è chi sostiene che per non perdere dettaglio nelle scansioni di immagini veramente nitide si devono usare scanner settati a 9600 dpi, il che vuol dire passare tranquillamente i 100 Mpixel….
Sinceramente credo però che alla fine la storia stessa della fotografia ed il successo che questa invenzione ha avuto negli ultimi due secoli, ci abbia dimostrato che non è la definizione la chiave di volta…
..potrei giocare sporco e controllare la perdita di definizione su un negativo come questo che conosci già:

per fare l’onesto dovrei provare con questo:

vediamo come mi sento al momento dell’esperimento.
🙂
mi affascina l’idea di “navigare” in una foto immensa alla ricerca di particolari di un periodo storico così lontano….