Ok, oggi corro il rischio di sollevare un vespaio.
Scelgo di correrlo perché ogni tanto mi capita che qualcuno mi chieda un’opinione sull’accettare o meno una proposta di pubblicazione di foto, in cambio di: niente.
Cerco di spiegarmi meglio.
Anche al sottoscritto è successo. Un giorno arriva una mail con una richiesta del tipo “Ci dai il permesso di usare questa tua splendida foto che abbiamo visto su Flickr? Non è previsto alcun compenso ma ti citeremo come fotografo e per te sarà una bella vetrina!”.
Beh, cosa fare? Spesso è un vero dilemma per chi ha nella fotografia una passione senza finalità di lucro.
Ecco dunque la mia opinione che tale è e rimane nel rispetto di tutte le altre.
Per me anche una piccola collaborazione, verso chi da quel prodotto ricaverà o tenterà di ricavare dei guadagni, deve essere compensata.
Non parlo dei (sempe più rari) casi di scopi umanitari, di vera beneficenza e naturalmente nemmeno se chi ti contatta lo fa per pubblicare il tuo lavoro di fotografo e parlare di te, ci mancherebbe.
Io parlo dei casi in cui il richiedente ha valutato le tue foto valide per i suoi scopi di business e sta semplicemente provando ad ottenerle gratis.
Non si tratta di esigere contropartite irragionevoli. Il mio punto di vista è però che anche un “non professionista” deve ricordarsi che se il suo contributo è stato reputato interessante è anche vero che per realizzarlo gli ci sono volute attrezzature (tipicamente pagate con denaro sonante), tempo e passione.
Ovviamente sta ad ognuno di noi decidere se si tratta di una vetrina davvero importante dove la presenza del proprio nome citato valga abbastanza da rinunciare ad un compenso (al limite anche non in denaro ma comunque di un qualche valore).
Personalmente ho smesso di “regalare ” le mie foto a chi le usa al posto di immagini che dovrebbe acquistare, perché è un giochino da furbetti. Ci se ne accerta quando contattati per una seconda occasione si vede che non c’è comunque mai l’intenzione di pagare e che di fronte ad una richiesta ragionevole ma decisa vanno a cercare qualcun altro che sia disposto a cedere gratis il proprio lavoro, trovandolo generalmente senza tanti problemi.
E così si fa pure un danno enorme a chi fotografa per campare.
Se non l’hai mai fatto, vai a dare un’occhiata al tariffario tau-visual o a scoprire su un sito di stock quanto costano i vari livelli di licenza di pubblicazione delle immagini… e capirai perché vengono a chiedere le tue gratis…
a me successe un paio di anni fa, che mi chiesero una foto per pubblicarla su una rivista , se non mi ricordo male “toscana e chianti news”.
In effetti è andata come hai descritto tu. me lo hanno chiesto in via gratuita, e io ho acconsentito anche per il piacere personale di veder pubblicata una mia foto su una rivista distribuita peraltro dall’ufficio di promozione turistica.
Questo tuo post mi ha fatto riflettere molto e dovesse ricapitarmi adesso , sicuramente ci penserei sopra bene bene.
Sono perfettamente d’accordo con quanto scrivi.
Comunque chiedere il permesso di pubblicare, mi sembra già un’azione corretta rispetto a quella di prendersi la foto e pubblicarla nel proprio sito senza nemmeno citare l’autore. A me è successo parecchie volte con delle foto postate su Panoramio a risoluzione piena e senza sovrascritta.
Adesso non sono più così imbecille.
Concordo pienamente!
io glieNe do aGgratis a quegli stronSi
g_u
Il problema Pega non è farsi pagare o no, ma il valore delle foto. A me sono state chieste delle foto per un catalogo di una nota agenzia turistica a titolo gratuito, se gli avessi detto di no le avrebbero prese da qualcun altro semplicemente perchè qualsiasi fotografo “medio” con una reflex su “auto” e con un minimo di occhio è capace di scattare una bella foto di Firenze. Quando l’offerta è infinita il valore è zero. Poi uno può decidere se farne una ragione di principio oppure no. Sul principio, ti do ragione ma all’atto pratico le foto glie le ho date..
E’ proprio questo il punto Guido, è il principio.
Il valore non è zero, guarda caso l’agenzia ha scelto le tue foto e se vai a vedere su Istockphoto ti accorgi che immagini dello stesso livello di qualità prese in licenza d’uso per pubblicazione pubblicitaria costano un bel po’. L’agenzia turistica prova semplcemente a farsele regalare da qualcuno, tipicamente un appassionato felice di vedere il proprio nome su del materiale che va in giro.
Sarebbe lo stesso se esistessero avvocati, dentisti o commercialisti “amatoriali”… andremmo tutti a cercare prestazioni gratis…
Si, ci sarà sempre un altro appassionato che sarà felice di regalargliele, ma questo secondo me, non cambia niente.
è una questione davvero delicata…anche a me fa rabbia il non voler mai dare nemmeno un euro di conforto a coloro di cui viene sfruttata a la creatività… ed anche io son cascato un paio di volte nella trappola del “voler essere visibili anche gratis”…dipende ovviamente da caso a caso, ma a volte fa proprio rabbia.
Il problema e’ quando te le rubano…..
Ehhhhh quando le rubano non ci sono dubbi: sono dei LADRI.
🙂
Io lascio la scelta di concedere gratis foto a seconda di chi la chiede
Agenzia di viaggio? No la fama non cresce, lasciamo che paghino….
Non ne farei una questione di soldi n’è di principio quanto di obiettivo da raggiungere….se chi la chiede mi da una visibilità verso il pubblico che mi interessa, si altrimenti….
E’ il paese dei furbetti … credimi ce n’e anche tra i fotografi di furbetti. Comunque esistono dei parametri di valore in base all’utilizzo usali e vendi le foto anche se a poco.. meglio che niente