Una forma perfetta, colta con e maestria ma anche con il giusto spirito ed anche modestia.
Ho trovato questo magnifico cigno in bianco e nero su Flickr .
E’ uno scatto di Alberto (Aka Albi Tai) che l’ha inserito come elemento di una galleria intitolata “L’occasione fa l’uomo fotografo“ che insieme ad altre partecipa a costituire quella che in pratica è una piccola mostra fotografica virtuale. E’ un modo nuovo di aggregare e mostrare immagini, molto semplice ed accessibile, che sta assumendo una certa importanza sul web.
In questa galleria mi hanno colpito le brevi note che accompagnano le immagini.
L’autore si schermisce e parla di fortuna: scatti che lui indica quasi come fortuiti, in cui si è trovato al posto giusto nel momento giusto.
Ecco, appunto: “al posto giusto nel momento giusto” ed anche preparato. Ma siamo sicuri che si tratti davvero di avere fortuna ?
Io non credo, o almeno credo che il peso della fortuna sia davvero molto relativo in gran parte dei casi.
E’ la passione la chiave. La ricerca costante ed attenta, l’occhio che quasi senza volerlo cerca continuamente inquadrature e la mente che immagina composizioni quasi in automatico…
Coloro che hanno avuto il privilegio di conoscere un grande maestro come Henri Cartier-Bresson raccontano che egli sembrasse sempre irrequieto : mentre ti parlava si muoveva quasi come a studiare l’inquadratura a cercare la giusta composizione e valutare lo sfondo. Si guardava continuamente intorno, osservava le cose e le persone in modo fotografico, anche quando non aveva con sè la macchina.
La sua leggendaria capacità di cogliere il “decisive moment” non era fortuna.
Insomma. Voglio dire che secondo me la fortuna c’entra poco in fotografia.
Eventualmente possiamo considerare fortuna la capacità di essere sempre preparati, di saper cogliere al meglio le oppurtunità che continuamente ci si presentano, senza lasciarsele sfuggire.
Pega… ti ringrazio per la recensione della mia mostra virtuale,
non mi aspettavo un simile onore.
E’ semplicemente una raccolta di scatti che rappresenta perfettamente il mio modo di fotografare, e tu l’hai colto in pieno. Non amo le foto “costruite”, non amo le foto “a tema”, mi piace osservare le cose con occhio fotografico e quello che mi colpisce lo riprendo.
Non sempre il risultato è interessante ma parecchie volte mi riesce di trovare uno scatto decente.
Come dici tu (e qualcun’altro) non sarà tutta fortuna ma ti garantisco che il fattore “C” conta parecchio.
Spero di vedere anche una tua mostra virtuale si flickr.
A presto
Alberto
E bravo Alberto, foto non facile, bn dosato con sapienza 🙂
Anche io credo che il fattore “C” sia essenziale. E’ indispensabile avere una macchina al collo e saperla usare, è indispensabile avere occhio fotografico, ma è essenziale che “accada qualcosa”…. e non sempre succede !!
Ad esempio io ho un parchetto vicino a dove lavoro, con papere e cigni neri…. e hai voglia !! ci sono settimane intere in cui la calma piatta è snervante, poi succede che arrivi nel momento in cui la papera è in calore e i germani se la litigano, e fai foto a raffica !! (sperando che la G9 ti stia dietro !!) E poi il cielo, se è nuvolo e come, se c’è il sole e come, rifrazione della luce, pioggia o neve, insomma, se non succede niente puoi essere il più bravo del mondo, che non tiri fuori un cavolo 🙂 (non è a caso, ieri ho provato a fotografare un cavolo romano, e le ho buttate tutte !!! ahahahah)
La bravura, nella vita, è quella di essere sempre pronti a cavalcare gli eventi 🙂