Non so esattamente quante fotografie abbiano scattato maestri come Eugene Atget, Henri Cartier-Bresson o Ansel Adams nella loro carriera, ma quel che è certo è che si tratta sempre di numeri importanti.
Una cosa che in genere accomuna molti grandi artisti, non parlo solo di fotografi, è una intensa produttività associata al loro estro creativo. Lo si può constatare osservando l’enorme mole di lavoro prodotta da grandi nomi come lo stesso Picasso, ma anche tanti esempi in campo fotografico come Edward Weston o Robert Frank che per realizzare un libro di ottanta fotografie ne scattò oltre ventimila (a pellicola naturalmente).
In tutti questi casi si tratta di artisti di notevole talento, a volte di veri e propri geni, che hanno percorso carriere di grande produttività, scattando molte più foto di quante si tenda a pensare.
Insomma il genio non basta?
Il fatto è che probabilmente il genio non è in grado di creare in modo “spot” e non può contare sulla fortuna: ha bisogno di allenamento, di perseveranza… di ritmo.
Che si appartegna o meno al mondo dei talenti artistici, credo che non si possa fare a meno di prendere atto che la nostra parte creativa ha comunque bisogno di produrre, in quantità e con costanza.
Diamoci da fare dunque, cerchiamo e sfruttiamo ogni occasione fotografica. La produttività non è garanzia di riuscire a realizzare dei capolavori ma probabilmente è una condizione necessaria.
Ciao Pega!
“Le tue prime 10000 fotografie sono le peggiori” diceva Henri Cartier-Bresson…
Bhè.. credo che questa massima di uno dei maestri della nostra Arte sia oltremodo esplicita….
Tuttavia, credo di dover fare una puntualizzazione… E’ vero che i maestri della fotografia scattano tanto… ma è anche vero (discorso valido soprattutto per il reportage) è che la loro esuberanza di scatti è in parte dovuta a cogliere il “momento decisivo”… Cosa che va da se richiede molta perseveranza.
Se guardi, per esempio, i contact sheet di Bresson… ci sono dieci, venti foto molto molto simili… il fotografo aveva scelto la foto… stava solo aspettando il “momento decisivo”.
Tutta questa divagazione per dire… che non basta scattare tanto…. bisogna altresì avere le idee molto chiare su quello che si vuole fare (ah… oltre a tante altre cose).
Buona luce a tutti 🙂
Un saluto
Antonio.
Let’s rock!