“There’s nothing wrong with loving a camera — as long as it remains platonic”
(Non c’è niente di male nell’amare una macchina fotografica – finchè rimane platonico)
Ho trovato questa ironica frase del fotografo americano Gregory Simpson che fa riflettere sull’importanza, a volte morbosa, che in qualche caso viene data all’attrezzatura, in particolare alla macchina fotografica ed al suo “corpo”.
Si certo, la fotocamera è importante, è il nostro strumento. Va curata e trattata bene, manutenuta e protetta ma è pur sempre solo una parte (transitoria, per altro) del nostro corredo.
Eppure ogni tanto capita di conoscere qualcuno che le rivolge un’attenzione spropositata, dandole un’importanza eccessiva decisamente feticista.
Ma quello che mi lascia definitivamente perplesso è quanto questo attaccamento morboso raramente si rifletta anche in una vera, profonda ed intima conoscenza della macchina nei suoi aspetti di funzionamento, nelle sue vere peculiarità.
Lo dico perchè ho conosciuto persone in grado di pulire con un cencetto bagnato la macchina ad ogni utilizzo, strofinandola ed alitandoci sopra, di riporla nella sua scatola dopo ogni uscita e di portarla quasi mensilmente a pulire il sensore. Queste stesse persone però si scopre che non hanno mai letto completamente il manuale del loro “tesoro” e non conoscono nemmeno la metà delle potenzialità e caratteristiche.
Insomma un feticismo fotografico che a mio vedere è piuttosto preoccupante
🙂
🙂 beh, io della mia G9 conosco i 4 tasti funzione più importanti per la mia fotografia, diaframma, tempo, luce, e quando serve spot 🙂 Il resto mi avanza, lo ritengo inutile, non mi serve e non ne ho mai sentito la mancanza. A volte mi trovo a schiacciare per sbaglio una combinazione di tasti e mi impallo in funzioni da cui non so come uscirne! 🙂
Ma per me “la fotografia” ha ed avrà sempre il concetto dell’analogico, tutte le altre funzioni non mi interessano. E mi rotolo dal ridere quando la gente non crede che scatto con una G9 e che non uso programmi di fotoritocco!
Ho letto di recente una presentazione di un grandagolo, ottica fissa, un Canon definito un gioiello….. hanno fatto vedere le foto prima (inguardabili) e dopo fotosciop, essenziale per rendere lo scatto presentabile. E ancora una volta ho capito che la reflex digitale non fa per me 🙂 Perché tutti gli accessori che ci sono dentro come programmi servono a correggere “gli errori”, ma quella (per me) non è fotografia 🙂
Chi ha il pane non ha i denti. Si vedono in giro personaggi con obici come cannoni che usano macchine da migliaia di euro per foto…. “turistiche” (mettiamola giu cosi…). Bah.
http://allegriadinubifragi.wordpress.com/
manuale? ah! non era l’ultimo romanzo di umberto eco?
io la tratto benino i primi due o tre mesi, poi diventa una macchina da guerra! 😀