E’ la fotografia un’arte?
Possibile che sia un artista colui che si sporge da dietro un angolo o inquadra da lontano il suo soggetto inconsapevole e poi, semplicemente schiacciando un bottone, con un’azione che non richiede particolari abilità, crea in un attimo la sua opera?
E’ arte il cogliere casualmente, o quasi, momenti di vita altrui o eventi imprevedibili?
E’ arte creare immagini perfette grazie agli automatismi ed alla qualità di un oggetto di raffinata tecnologia?
Dico subito che non lo so, però ho l’impressione che quando fotografiamo senza un’idea in testa, senza quella voglia di creare qualcosa partendo da un concetto, senza prepararci e magari solo pretendendo di produrre un’opera saltando quello che è il processo che tutti gli altri artisti percorrono, allora la fotografia non è un’arte nel vero senso della parola.
L’arte non può essere frutto del caso. Può forse contenerne una minima componente, ma di base deve essere qualcosa che nasce dalla visione dell’artista.
Insomma, forse quando il da poco scomparso Ando Gilardi diceva “meglio ladro che fotografo“, probabilmente non aveva preso in considerazione che in qualche caso potrebbe trattarsi dello stesso mestiere.
🙂
Ero convinta anche io che fosse così. Poi sono andata a vedere la mostra di Mirò, ho visto il video nel quale spiegava come dipingeva i suoi quadri, e mi sono ritrovata a rifletterci bene. Mirò sembra assolutamente “giocare” con i colori, in modo totalmente spontaneo, come se il suo stendere il rosso e il giallo sulla tela fossero una sorta di flusso di coscienza non premeditato. Ci sto scrivendo un articolo, appena è pronto te lo linko 🙂
Il flusso a cui si riferiva Mirò è produzione attiva, creazione ed espressione dell’artista che, usando abilità e tecniche acquisite, trasforma in opera ciò che fluisce dal suo estro. Quindi secondo me è arte nel senso più classico.
È arte anche quella del fotografo, che citi sul tuo blog, che scatta agli sconosciuti chiedendo loro di mettersi in posa alla finestra ad una certa ora un tale giorno. È un progetto, è un’idea, qualcosa di concepito dall’artista che poi lascia una parte indeterminata, magari in mano al caso o anche ai suoi soggetti. Ma si tratta comunque di un progetto con una precisa idea di fondo.
Attendo comunque con interesse il tuo post. Ciao!
Ma infatti su questo siamo d’accordo, è il progetto che c’è dietro che dona valore al tutto. A presto Pega 🙂
ovviamente non lo so nemmeno io, e non so di questo né di quest’altro, però da quando ho finito le medie o ho accolto in me il dono della ragione (…) a volte mi capita, di fronte a qualche opera (pittorica specialmente), di provare la fastidiosa sensazione di trovarmi davanti a una stronzata però ben programmata. oh! mi sono sfogato!
detto questo, vi sono casi in cui la genialità del progetto sopperisce anche ai risultati più insuRsi.
Ugo, cosa non farei per avere ogni volta il tuo punto di vista!
Però converrai con me che una stronzata ben programmata è più meritevole di una tirata a caso… 😀
beh ovviamente se il progetto esiste ed è necessario per l’umanità intera allora è più meritevole, ma se no… mi succede a volte di essere più emozionato da un’opera d’arte, foto dipinto musica ecc, proprio perché è un momento unico, che vive di per sé e che trova la sua ragione di vita in sé stessa (opera)
resta il fatto che nulla si crea (dal nulla) e dunque l’artista i suoi riferimenti e progetti li ha comunque bel belli nella sua cultura, oltre che nella sua anima: diciamo un’anima progettuale…
ma vuoi mettere trovarsi a fruire o creare qualcosa che ha il germe dell’arte, e meravigliarsene innocentemente come un biNbo?
Concordo parecchio sul fatto che nulla si crea dal nulla. Il progetto può anche essere, come dici te, nell’anima o nella cultura dell’artista, oppure può essere una costruzione lunga e faticosa, ma ci deve essere. Ripenso alle serie progressive di Picasso, in cui si percepisce l’idea progettuale di fondo e la sua trasformazione in opera finale.
Sicuramente il mondo è pieno di stronzare e progetti che NON sono necessari all’umanità, ci mancherebbe… ma questo non vuol dire. Varrà però la pena se nel mezzo ce ne sarà almeno uno davvero significativo, non importa se gli altri sono insignificanti fallimenti.
Poi ci potrà anche essere il super genio che crea di brutto capolavori senza un progetto di fondo… ma secondo me deve ancora nascere.
Il germe dell’arte è endemico, ma se non lo coltivi non germoglia.
eCcerto! nessuno nasce iNparato
te l’appoggio fortemente ed eNpaticamente, aTté e al coltivatore