C’è chi ha bisogno di imparare iniziando dalle basi: “questa è una fotocamera”, “clicca qui”, “cos’è l’otturatore”, “come funziona il diaframma”, etc, etc…
Altri invece partono dai risultati: vedono una foto, ne rimangono affascinati ed iniziano a studiare come si fa per ottenere quell’effetto… un percorso al rovescio.
Che si tratti o meno di fotografia c’è poi la questione di quale “canale” si predilige per imparare. C’è chi sceglie un insegnante che guidi e trasmetta conoscenze, chi preferisce leggere libri, riviste o comunque fonti scritte, chi ancora si trova meglio sperimentando, sbagliando ed imparando dall’esperienza.
Esistono molti modi di apprendere ed il bello è che non ce n’è uno migliore degli altri. Sono tutti validi perché ognuno di noi trova il metodo che più gli si addice. L’importante è arrivare, capendo qual’è il percorso che ci è più congeniale.
Ogni strada per l’apprendimento ha i suoi pregi ed i suoi difetti. Ad esempio partendo dai risultati e lavorando al contrario, per scoprire come ottenerli, si rischia di perdersi interi filoni della materia, mentre seguendo la via classica, che parte dalle basi, ci si può perdere e magari annoiarsi prima di trovare quei primi risultati che fanno scoccare la scintilla di una vera passione.
E’ importante cercare di rendersi conto di qual’è il proprio modo di imparare. Ciò può aiutare moltissimo nel riuscire ad evitare percorsi faticosi o addirittura inutili e regala tempo prezioso.
E tu come impari?
E tu come impari?
07/10/2012 di Pega
Credo sia un argomento parecchio complesso.. ti direi che la fotografia, oggi in particolare che è alla portata di tutti, spesso è vissuta come un fatto estemporaneo.. come schizzare un disegno su un foglio di carta. Ognuno di noi ha un approccio diverso e questo è vero e non credo ci sia una regola precisa sul “come approcciarsi”, ma una volta capito che la fotografia ci piace, ci soddisfa e la vogliamo approfondire, sono dell’idea che va studiata e sarebbe ancora meglio se si potesse studiare andando a scuola.. purtroppo in Italia, la fotografia non “merita” una tale considerazione, la possiamo al massimo trovare come indirizzo in un liceo artistico.. mentre in altri paesi ha grande considerazione, al pari di un linguaggio di comunicazione come la lingua stessa. Non si tratta insomma di apprendere come funziona una macchina fotografica dal punto di vista manualistico, ma soprattutto dal punto di vista espressivo. Ci sono tipi di fotografia riconoscibili, che hanno fatto la storia e che fanno da stimolo per essere imitate, ma in realtà, l’esercizio dell’imitazione non è altro che studiare cosa ha fatto un altro che a suo tempo ha ottenuto un risultato straordinario, esattamente come quando si studiano le formule di Einstein o la poesia di Dante Alighieri.. se aprissero una scuola di fotografia anche a 54 anni mi iscriverei immediatamente, non tanto per ottenere io dei risultati, ma per imparare dai grandi fotografi.. poi la nostra mente elaborerà.. e a sua volta si esprimerà… o forse semplicemente.. dirà la sua..
Ciao PP.. e grazie sempre per gli stimoli…
Scusa.. secondo me, alla statistica che propon, manca la voce “seminario ” o “workshop”, percorsi di studio brevi ma di qualità che spesso si accompagnano allo studio sui libri.. a me ad esempio capita così…
ciao
Io ho imparato molto tramite Flickr, vedere le foto di altre persone mi ha stimolato ed arricchito, mi ha fatto capire le foto che avrei voluto scattare, emulare e gli errori da non fare..
Pega, questa foto e’ bellissima!!
Io devo subito arrivare al sodo, quindi comincio a “smanettare” qua e là rischiando anche di fare danni, ma sbagliando s’impara!! :-)))
Nella mia storia penso valga più la pratica della teoria: le nozioni tecniche le conosco “da sempre”, ma fotograrafare, quella cosa cioè di mettere in fila la testa, l’occhio e il cuore, come recita la famosa frase di H. Cartier-Bresson, è cosa che sto ancora imparando adesso con scatti continui, confrontando, osservando. Devo ammettere che Flickr m’ha dato un bell’aiuto, mi piace navigare perdendomi nell’infinità d’immagini presenti sul sito. Poi libri, poi mostre, poi confronti, poi parlare, poi…
nella mia esperienza workshop con grandi maestri e tanta pratica fanno la differenza; dovendo limitarmi sia con gli uni che con l’altra mi preparo sui libri.
alla cieca! 🙂
Anche alla cieca è un metodo.
E chissà che non sia migliore di altri 😀
Dal canto mio era materia di studio: frequentavo l’Istituto d’Arte, sezione Grafica Pubblicitaria e Fotografia. Poi ho approfondito leggendo testi e riviste ed infine mi esercitavo (come tuttora faccio) andando a spasso a far foto.