Esiste forse una forma d’arte dove non c’è almeno un aspetto tecnico di cui l’artista si deve impadronire per potersi davvero esprimere?
E’ possibile essere poeti senza saper scrivere? Si può dipingere senza essere in grado di gestire il tratto? Comporre musica senza saper maneggiare nemmeno uno strumento?
La conoscenza di almeno gli aspetti tecnici di base è necessaria per tutte le forme espressive, quindi anche per la fotografia.
Questo elemento tecnico non deve però schiacciare tutto, non deve prendere il sopravvento e assorbire tutta l’attenzione, altrimenti la creatività rimane come intrappolata.
La tecnica è importante, ma deve essere al servizio dell’estro.
C’è questa frase famosa di Picasso che esprime perfettamente questa necessità e documenta in modo sintetico la ricerca che questo compromesso tra tecnica e creatività può richiedere:
“Ho impiegato molti anni ad imparare a dipingere come un bambino”.
Perfettamente d’accordo. Dopotutto diceva Cartier Bresson:
“È un’illusione che le foto si facciano con la macchina….
si fanno con gli occhi, con il cuore, con la testa”.
Decisamente delle basi devono esseri, ma poi è anche istintivo a mio parere. Ovviamente ci sono foto e foto, poesie e poesie, dipinti e dipinti…. forse sta proprio qui la differenza
Si è così certo: ci sono foto e foto…
Ma almeno le basi devono esserci. La mia impressione è invece che, come in altre discipline, ci sia una strisciante tendenza alla scorciatoia ed a spostare i parametri di giudizio in modo che anche ciò che è realizzato malamente possa essere definito eccellente.
Eppure ho letto che ci sono fotografi che partiti dal nulla e senza basi poi con l’esperienza sono diventati eccellenti fotografi… comunque sono d’accordo, almeno un minimo di base serve se si vogliono avere buoni risultati, poi però serve anche tanta pazienza e passione. Io faccio foto da molto, non ho basi e me ne accorgo da tanti particolari e sono la prima a dire che le mie foto non sono sicuramente eccellenti. Diciamo che ne traggo una personale soddisfazione quando il risultato è quello che volevo io, ma sono conscia di non avere basi…
Beh, cos’altro sono le basi se non una conoscenza ed una comprensione del mezzo che si può anche acquisire lontano dai banchi di scuola, con voglia di imparare e passione.
Io dico che poi te le sei fatte.. Le basi.
🙂
Per lasciare il segno bisogna uscire dagli schemi e dalle regole, ma per uscire dagli schemi e dalle regole bisogna prima conoscerle… Penso valga in tutte le arti, e non solo. 🙂
Mi viene in mente Calvino in “Se una notte di inverno un viaggiatore”, dove uno dei personaggi decide di dimenticare come si legge. Un’immagine davvero forte. Si, penso anch’io che il manierismo imbriglia l’arte.
I risultati si sono visti :)! Guernica è forse la mia opera preferita!
Un abbraccio!
🙂
l’artigiano padroneggia gli strumenti con maestria
l’artista, con una marcia in più, aggiunge la fantasia
Grande Vigo.
Beh ci sono anche artisti con personalità non convenzionali difficili da trattenere nelle maglie della tecnica. Altri invisi ai colleghi della medesima epoca per motivi propriamente tecnici, salvo poi essere dichiarati successivamente “talenti rivoluzionari”. Insomma, artisti di rottura 🙂
La questione della tecnica: tenendo il discorso allargato a tutta l’arte penso si possa sostenere che è un problema di prospettiva. L’artista parte da un insopprimibile esigenza di comunicare ciò che ha dentro e per farlo utilizza una tecnica, quale essa sia, in maniera ortodossa o trasgressiva, forzata o tranquilla, sopraffina o appena accennata, piegandola o cavalcandola ma il punto di partenza è l’esigenza di comunicare. La tecnica al servizio della comunicazione.
Noialtri comuni mortali, invece, partiamo dalla tecnica e vediamo se riusciamo a cacciarvi dentro qualcosa da comunicare, invertendo il percorso dell’artista. C’è chi addirittura si ferma alla tecnica, raggiungendo magari livelli altissimi, ma restando in tale modo “artigiano” nella propria specialità.
La fotografia nella sua vastità si presta a questa ambiguità: mezzo tecnico che PUO’ diventare artistico quand’è utilizzato da un’artista, in cui però il discrime tra artistico/artigianale non è dato dalla perfezione tecnica ma dalla capacità dell’immagine di suscitare emozioni/messaggi.
Caro Panz, che dire. Non ho niente da aggiungere, sottoscrivo tutto e sono completamente d’accordo.
Gran bella riflessione.
Grazie e ciao!