A volte il connubio tra foto e titolo può come germogliare, trasformandosi in qualcosa che si ramifica in una serie di significati che cambiano e sfumano sviluppandosi a seconda dei punti di vista soggettivi. E’ una sorta di sinergia comunicativa che si può creare tra parole, immagini e mente di chi osserva.
Ho avuto modo di sperimentarlo tempo fa postando su flickr l’immagine sopra, intitolata “Crepa.”
Tutto è iniziato con una foto fatta con l’Iphone e trattata in modo da assomigliare ad uno scatto Polaroid per il mio progettino che si chiama appunto IPholaroid project. È un muro colorato con una bella spaccatura… Un’immagine semplice, un po’ minimale, che per me ha però cominciato subito ad assumere una serie di possibili significati metaforici.
In effetti la crepa è sì un piccolo danno locale ma potrebbe risultare la manifestazione di un grave problema più generale. Può essere vera e tangibile su un muro di casa ma, visti alcuni temi di attualità, potrebbe anche rappresentare un’immagine figurata degli avvenimenti politici e sociali che stanno accadendo nel nostro paese o nel resto del mondo.
Qualcuno ci vede solo un segno, altri ci leggono un messaggio, ad esempio tra i commenti su Flickr c’è chi percepisce passione e sofferenza.
Insomma l’immagine di una crepa può trasmettere sensazioni diverse, in particolare associata alla sua descrizione che, in questo può suonare come l’espressione di constatazione cinica di fronte ad un organismo che sta giungendo alla fine della sua vita o addirittura… un minaccioso imperativo! (Con relativi gesti scaramantici di qualcuno).
Insomma… non è solo una crepa…
🙂
Certo, è solo una crepa, ma poi la mente umana elabora ed associa l’immagine al titolo, l’associa anche a vicende personali. Insomma una semplice foto può portare a tante cose.
Tu hai scritto… Insomma.. è solo una crepa…
Io in questa crepa ci vedo le ferite che la guerra sta seminando, le crepe dei muri delle case colpite dalle cannonate e nelle quali hanno perso la vita donne e bambini. Ci vedo la divisione di due persone, una spaccatura insanabile che è iniziata con una piccola incrinatura e che il tempo invece ha reso troppo grande… e potrei vederci anche altre cose 🙂
Ciao, Pat
Proiezioni, postproiezioni… Immaginazione e fantasia.
Bello.
Si è da una crepa che può sgorgare fuori tutto il sentire trattenuto e compresso, che spinge e incrina la crosta. Quindi una crepa può aprire al nuovo, uno schianto un dolore e poi una liberazione…
Bho…a me fa venire a mente questo 🙂
Ciao
Pan
Ci vedi energia nella crepa. Energia e vitalità che si liberano.
io ci vedo il terremoto, o anche un cuore spezzato. Ma questo non è importante, è una gran bella foto. Semplice, diretta, esplicita ed implicita allo stesso tempo. Complimenti.
Grazie del contributo ed anche del complimento.