Una volta il titolare di una piccola galleria d’arte mi disse: “L’astratto è un genere difficile, che generalmente paga poco. In fotografia non paga proprio”.
Non so dire se avesse ragione o meno, resta il fatto che comunque l’astratto mi affascina, sopratutto in fotografia.
Mentre per le altre arti figurative l’astratto è un risultato che parte dal concetto mentale dell’artista e si produce direttamente nell’opera lasciando all’osservatore l’onere di un grosso sforzo interpretativo, in fotografia è invece un paradosso, un percorso diverso, con un passaggio in più. La foto è intrinsecamente una rappresentazione meccanica del reale, quindi per realizzare un astratto il fotografo deve lavorare per fare in modo di rendere astratto ciò che non lo è.
L’astratto fotografico è quindi tale solo agli occhi dell’osservatore, il fotografo lo inganna rendendogli arduo riconoscere il vero soggetto dello scatto.
Sì, hai ragione, è un ragionamento contorto che forse non riesco nemmeno a spiegare bene, ma se un po’ lo condividi prova a ragionarci. Magari mi fai sapere che ne pensi.
🙂
..io l’astratto lo adoro!!!
sarà perchè mi piace disegnarlo e dipingerlo pieno zeppo di colori.. sono una pasticciona.
nella fotografia presumo sia più difficile.
Credo che debba mettere mano il fotografo, con i suoi giochi di luce e colori disegnati con il programma apposito.rielaborare i colori può esser difficile…
Però oggi tutto ci è permesso…si creano stili dal nulla, si inventa nuovi titoli a ciò che può esser banale…in una veste nuova tutto assume una logica diversa.
E allora ben venga questo cruscotto colorato. ( se tu non lo avessi detto mica ci sarei arrivata 🙂 )
Buona invenzione!
vento
Se può essere di tuo interesse, il cruscotto astratto è frutto di una tecnica abbastanza “originale”: il “camera toss”. Ne parlai in questo post https://pegaphoto.com/2009/09/27/camera-toss/
…allora vado a vedere!
grazie mille!
Buona domenica….
Pericolosissimo il camera Toss!! 🙂
Pericolosissimo il Camera Toss.
Io ho un’idea ben precisa: astratto, sfuocato, simmetrie e altri giochi fotografici piacciono molto ai fotografi. Meno al pubblico.
L’hai spiegato molto bene!
L’astratto nell’arte, a prescindere la tecnica utilizzata, pittura e o fotografia, ha ragione di essere arte quando è supportata dalla capacità espressiva e tecnica dell’artista. Altrimenti è gioco. L’astratto fotografico è meno richiesto in quanto ha un mercato minore, specifico. Differente è il reportage, la ritrattistica o la foto di architettura che si adattano a diversi mercati.
L’astratto ci rende liberi di provare emozioni non condizionate dall’oggettività dell’immagine, l’idea creativa dell’autore è il punto di partenza di strade emozionali diverse per ciascun osservatore.
se anche il valore commerciale delle fotografie astratte mediamente è basso, non vedo perché quello artistico e tecnico non possa comunque essere elevato – anzi, proprio perché tipicamente una foto tende ad essere più realistica di altre forme di espressione artistica, una bella foto astratta con buona probabilità ha in sé qualità artistiche e tecniche superiori alla media. La padronanza della tecnica (in senso lato, quindi camera toss compreso!) tra l’altro in questo contesto potrebbe aiutare non poco.
mi piace. Poter immaginare, illudersi, evocare. Non sono fotografa e non faccio belle foto. Ma le foto belle le amo.
Sono pienamente d’accordo, l’astratto è piu difficile da capire ma cio non significa che non abbia senso…
perché non vedi i miei astratti fotografici che ho posto su FB ? nome: Vallarin
Mi piacerebbe un tuo giudizio. ciao.
Ciao Bruno ho visto le tue foto astratte e ce ne sono alcune che mi son piaciute in modo particolare e una che mi ha fatto esclamare wow /Users/gennarofusco/Downloads/11952858_10206376107993172_8318637512699754216_o.jpg
Ma ho notato che il colore è molto carico. Il tuo occhio no è distratto su ciò che ti circonda.
Ho iniziato con l’analogica a creare scatti astratti e con il digitale ho cercato di rimanere fedele allo scatto senza stravolgerlo con la manipolazione. Io amo la fotografia astratta e lo divisa in cinque generi, perché non esiste una tecnica propria della fotografia, mi sono a lungo documentato, è più appropriato parlare di genere: Astrattismo ambientale, Astrattismo architettonico, Astrattismo geometrico, Astrattismo naturale, Macrofotografia astratta. Sto tuttora lavorando nel ricercare altri generi della fotografia astratta ma non li o trovati ancora. In tutti i generi la cosa che li accomuna per quanto riguarda il mio lavoro è di nascondere la realtà, nascondendola in un alone misterioso lasciano libero spazio all’intento dei fruitori delle mie opere.
P:S: L’astrattismo non va capito ma amato per le sue forme plastiche(Scultoree)e per le sue luci e ombre.
Ciao Gennaro, mi è capitato casualmente di leggerti. Sono Bruno Ballarin,quel fotografo che fa l’astratto, mandami il tuo indirizzo email. Ciao. Il mio é il seguente dafrelros2018@tim.it