Secondo me la chimica conta ancora molto in fotografia. Eccome.
Lo sostenevo tempo fa in una chiacchierata che ad un certo punto si era avvitata su un equivoco: di che chimica stavo parlando?
La chimica può essere quella delle pellicole, degli acidi per lo sviluppo e per la stampa sulla carta fotografica in camera oscura. È una chimica legata alla fotografia analogica, che di sicuro non è morta, ma oggettivamente ha affrontato un forte declino ed ora è ridotta ad un settore di nicchia. Sembrerebbe quindi ragionevole affermare che oggi la chimica conta meno.
Ma io non mi riferivo a quella, parlavo di un’altra chimica: quella che governa la mente.
Digitale o analogico alla fine non è importante. Il risultato è tutto nella testa e nelle mani del fotografo, e poi nelle reazioni dell’osservatore.
E’ la chimica delle emozioni che trasforma un click in un grande scatto, è la passione, è l’empatia che lega l’artista col suo soggetto.
Pensa a come a volte sia importante creare un legame, dialogare, entrare in sintonia con una persona prima di riuscire a fare un bel ritratto. Lo stesso vale per i fotografi naturalisti, che devono entrare a far parte dell’ambiente che desiderano fotografare; si devono far accettare.
Chiamalo talento, sentimento, relazione o… ispirazione…
E’ sempre una questione di chimica.
🙂
Pienamente d’accordo. Io dico sempre che una foto è questione di anima ma il concetto è il medesimo. Corre sempre energia tra l’artista e il suo soggetto.
Splendido post!
le foto si fanno con gli occhi e la pancia..cioè sono perfettamente d’accordo con te!! 🙂
e di chimica nella pancia ce n’è un sacco!
Un piccolo mio omaggio al tuo blog: http://lacapufresca.wordpress.com/2013/01/31/very-inspiring-blogger-award/
A presto!
Grazie!!!
Vero, verissimo! 🙂
La percezione é il risultato di una attività molto complessa, ed in parte ancora misteriosa, che si svolge all’interno del nostro cervello, e che soltanto in una fase successiva sarà alla portata della coscienza e della mente, non é una esperienza diretta quindi. Malgrado ciò però non me la sento di ridurre il nostro complesso sistema emozionale ad un fatto meramente chimico, credo invece che nella fattispecie sia proprio il cuore che percepisce, valuta, decide. Si, é proprio il cuore l’organo grandemente misterioso del corpo umano, mica il cervello.
P.S. gradirei un parere su una riflessione a commento del tuo post relativo alla colorazione di alcune importanti foto in B/N.
Cuore, cervello, chimica e altri ingredienti imponderabili…
Va bene, l’importante è proprio convenire sul fatto che tutto dipende da un insieme complesso di fattori che interagiscono e si mescolano. Chiamiamola quindi con una definizione più appropriata: “alchimia”.
🙂