Ebbene il dado è tratto. Con un pannello di PVC, un po’ di colla e qualche altro oggetto di facile reperibilità, ho iniziato a costruire la mia prima fotocamera a foro stenopeico: la Pinola.
Da tempo volevo sperimentare la fotografia pinhole, gustare il fascino antico e basilare della macchina fotografica senza obiettivo, ho quindi guardato un po’ di esempi su internet, trovandone alcuni da cui prendere spunto. L’idea era di farla semplice ma anche riutilizzabile, evitando le “usa e getta”, optando poi per una macchina a rullino e non a foglio singolo, anche se quest’ultima sarebbe stata più facile da realizzare.
Ecco così avviato il progetto Pinola 35mm. Il PVC si taglia abbastanza bene con un trincetto (occhio alle dita) e si incolla facilmente. Il colore rosso forse creerà qualche problema, ma non ho saputo resistere e non è da escludere la necessità di verniciare di nero l’interno del corpo macchina.
Per il foro stenopeico ho ritagliato un pezzetto di alluminio da una lattina e praticato un piccolo forellino usando la punta di uno spillo ed un colpo di carta vetrata. Poi c’è da studiare una buona soluzione per l’otturatore e realizzare il meccanismo con il perno in legno per l’avvolgimento del rullino.
I lavori sono ancora in corso e staremo a vedere cosa viene fuori. Magari poi pubblicherò il prodotto finale ed i relativi obbrobri generati.
So che qualcuno tra i lettori del blog sta già facendo qualcosa di simile quindi perchè non ci provi anche tu? Potrebbe poi essere fantastico trovarsi tutti insieme, ognuno con la propria stenopeica-fai-da-te per una bella fotopasseggiata primaverile!
Non vedo l’ora di vedere i risultati! 🙂
Fantastico! Complimenti e thanks to follow me 😃
Dovendoci mettere mano, mi permetto di suggerire di partire con un formato più grande del 35mm.
Il “formato leica” offre una superficie molto limitata e con la tecnica del foro stenopeico, già poco definito di suo, ciò potrebbe rappresentare un limite nel momento in cui il frame necessiterà di essere ingrandito per essere stampato.
Con un piccolo sforzo possiamo autocostruirci una macchina stenopeica di “grande formato” calibrata sul formato del supporto sensibile che vogliamo utilizzare (4″x5″, 13×18, A4, 18×24, ecc…).
Maggiore flessibilità derivante anche dal tipo di supporto che potremmo utilizzare. Infatti andrebbero bene tantissimi supporti sensibili:
1) le pellicole piane (ortocromatiche o pancromatiche);
2) le pellicole lith (ove reperibili);
3) le pellicole Genius della maco;
4) le carte da stampa (positive o negative);
ecc…..
Il foro andrà calibrato sul formato utilizzato e sulla lunghezza focale conseguente. Per questo troverete molto utile il link, in inglese ma molto intuitivo, che vi indico, dove poter scaricare gratuitamente due form:
http://www.pinhole.cz/index.html
Vi indico, inoltre, un altro link dove, tempo fa, preparai un piccolo tutorial che spiegava con testo ed immagini come autocostruirsi un apparecchio stenopeico di grande formato. Una cosa molto semplice ed elementare che potrete sviluppare come meglio riterrete:
http://www.antoniomessina.it/costruzione-di-una-macchina-fotografica-foro-stenopeico
Infine vi segnalo il sito del grande Bebbe Bolchi che è stato capace di costruire una macchina stenopeica con il foro….decentrabile (!!!!). Un maestro.
http://www.farefotografie.it/
La morale è: sperimentare e tornare alla natura stessa della fotografia.
Un saluto.
Pasquale Aiello
Grazie Pasquale, contributo davvero interessante e utile. Ne farò tesoro, a partire dall’idea di optare per il formato 120 anziché il 35mm.
Vediamo come va a finire questo esperimento, poi magari proviamo anche formati più grandi. Ciao!
wow… quando piazzi questi fai-da-te mi esalti…
🙂