A tutti è capitato di vedersi più o meno belli in fotografia. In molti casi il merito (o demerito) è solo nostro, oppure del fotografo che ci ha colti nell’istante giusto (o sbagliato), ma una certa responsabilità ce l’ha anche la lunghezza focale dell’obiettivo usato.
Il fotografo Stephen Eastwood ha deciso di fare un semplice esperimento: ha scattato dieci ritratti alla stessa modella, con obiettivi da 19 a 350 millimetri, mantenendo costante composizione e luce ma variando, ovviamente, la distanza dal soggetto. Il risultato parla da solo.
La faccenda sta tutta nella distorsione. Le lenti alterano la visione rispetto a quella dei nostri occhi, deviando la luce e portando la realtà tridimensionale sulla superficie piatta del fotogramma. Con focali molto corte questa distorsione è eccessiva e ci trasforma in mostri, ma anche all’altro estremo c’è qualcosa che non va: con il 350mm la faccia è piatta e larga, comunque innaturale.
L’interessante è notare che trovando la “giusta misura” questa distorsione può essere addirittura positiva.
In genere si dice che l’ottica migliore per i ritratti sia il 135mm ma, dato che la mente dell’osservatore prende per buono il risultato finale, non c’è niente di male a scoprire che magari si è più fotogenici se inquadrati da un 90 o un 200mm.
🙂 🙂
Interessante riflessione.. A me risulta che la lente da ritratto ideale sia l’85, mentre il 135 più adatto per le street.. il fattore distorsione credo anche dipenda dalla qualità della lente..ad esempio alla giusta distanza un 35 zeiss non distorce per nulla…
Te ne sei innamorato del 35 eh 🙂
si.. direi in modo inequivocabile 🙂
infatti adoro il 135mm 😉
..della serie dipende se devi smagrare un viso o renderlo più tondo… altro che photoshop! 😉
Esatto! 🙂
si !!
in effetti sulla mia analogica montavo come “tuttofare” un 28/135