
Red lady violinist – Copyright 2002 Pega
Con una certa regolarità cerco di andare a rivedere le mie vecchie foto. Ai tempi della pellicola lo trovavo un esercizio un po’ faticoso, ma ora col digitale, è talmente semplice che è un peccato non tornare a trovare, di tanto in tanto, gli scatti realizzati qualche anno fa.
E’ sempre un’esperienza interessante e spesso istruttiva, perché nel nostro archivio troviamo il modo di fotografare che avevamo, che non è detto sia lo stesso di adesso. Nei vecchi album vivono i soggetti che un tempo ritenevamo importanti e ci sono gli errori che allora si commettevano e che, forse, ora abbiamo imparato ad evitare.
Spesso riguardando le nostre vecchie immagini, capita di trovare scatti che un tempo si consideravano splendidi ma che oggi non ci piacciono più, ed è poi possibile scovare foto che si erano scartate e messe da parte, che invece adesso assumono un valore inaspettato.
Il tempo aumenta il distacco dalle esperienze e dalle emozioni provate al momento dello scatto e può rendere meno significative alcune immagini, ma anche far apprezzare ora una fotografia in passato ritenuta poco interessante.
Frequentare di tanto in tanto il proprio archivio è anche un modo per mantenere vive quelle foto e per dar loro la possibilità di un futuro diverso, magari con una stampa o la condivisione on line.
Non trascurare le tue vecchie foto, non le abbandonare, curale: raccontano la storia della tua passione per la fotografia.
Lo faccio spesso, anche se mi piace di più sfogliare i vecchi album. Adoravo quando si usavano i rullini, ma poi per vari motivi sono passata anche io al digitale.
Buona domenica. Pat
Io invece con i vecchi album ero più pigro. Il digitale mi aiuta a rispolverare i vecchi scatti, lo trovo più immediato. Certo che ora andarsi a rivedere le vecchie stampe analogiche è ancora più affascinante.
Ciao!
è vero, sfogliare le foto in digitale è forse un po’ più comodo, ma tendenzialmente lo si tende a fare un po’ più frettolosamente; il digitale, inoltre, non consente di godere della stampa, un’arte che di questi tempi tende ad essere poco valorizzata; inoltre, sfogliare la versione stampata mantiene una più alta socialità – che che ci vogliano far credere i vari social network.
Eh sì. Guardare e toccare le stampe è tutta un’altra cosa. Hai pienamente ragione, anche sulla faccenda della socialità.