Sono un fan di Stanley Kubrick, lo considero il più grande maestro del cinema e penso che rimarrò di questa opinione per un bel po’. Ma Kubrick non è stato solo un grande regista; prima di dedicarsi al grande schermo, lavorò a lungo come fotografo e quando passò a dedicarsi ai film, portò con sé tutto lo stile costruito in anni da inviato per la famosa rivista “Look”.
C’è qualcosa che lega tutte le opere cinematografiche di Kubrick: è la perfezione delle inquadrature. Il suo lavoro è caratterizzato da una ricerca costante e profonda, che lo portò a livelli di attenzione al dettaglio definibili come maniacali. In particolare questa attenzione si concentrava sulla composizione prospettica che, specie nelle scene più intense e drammatiche dei suoi film, risulta rigorosamente simmetrica.
Ho trovato un video molto interessante a questo proposito. È un montaggio che evidenzia in modo efficace questa caratteristica comune a molte scene dei film di Stanley Kubrick.
Insomma: dal labirinto di “Shining” ai wc di “Full metal jacket”, passando per i corridoi dell’astronave di “2001 odissea nello spazio”, è evidente quanto la ricerca di prospettiva e simmetria compositiva fossero importanti per questo grande regista, i cui film tuttora ipnotizzano lo spettatore con un gusto fotografico che rimane difficile da eguagliare.
Buona visione e… Al diavolo la regola dei terzi!
🙂 🙂 🙂
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La potenza della simmetria
28/10/2013 di Pega
davvero emozionante il video, mi è piaciuto moltissimo. Non ci avevo mai fatto caso in maniera cosciente. I parametri pitagorici ed eraclitei uniti: sbalorditivo. Sono ammutolita.
Bello eh. Ci son rimasto a bocca aperta anch’io.
Ciao!
come non darti ragione…
Amo kubrick e anche io è trovo affascinante l’uso che fa della simmetria, ciò non toglie chho trovato il video terribile: drammaticamente veloce, quasi fastidioso. Senza quasi, via.
non conosco molto bene le opere del maestro, ma vista questa sintesi: forse più che da una predilezione per la simmetria, la scelta è stata guidata dalla necessità di trovare la forma espressiva più adatta alla narrazione – per l’appunto il maestro è famoso per certe scene che evidentemente sono rese bene con la simmetria
la simmetria dona grandiosità e quindi amplifica facendo da cassa di risonanza al concetto e al sentimento che si vuol rappresentare. questo è vero per le immagini così come per gli intervalli musicali. ora sto per decollare con equazioni che dimostrano quello che ho detto ma mi fermo qui. la matematica è quanto di più creativo si possa immaginare. 😉
E’ vero Pannonica, sono una frana in matematica, e ho sempre avuto storie scolastiche traumatiche e risultati mediocri, ma il mondo della matematica è affascinante e ricco di mistero. Mi danno un po’ fastidio quelli che non ne comprendono la profonda creatività. Nel mio mondo di piante e fiori la matematica regola alcune strutture delle piante, come la posizione delle spine e delle foglie. Alcune piante si accrescono secondo la serie di Fibonacci. E l’ammirevole geometria dei gusci delle comuni lumache? In molti non comprendono che la matematica dà una profonda conoscenza della natura e del gusto. La questione simmetria sì/simmetria no, ad esempio è estremamente sentita nel giardino.
“La matematica è una meravigliosa apparecchiatura spirituale fatta per pensare in anticipo tutti i casi possibili”. Robert Musil
Un’altra estimatrice della matematica, dunque! Hai detto cose verissime e, normalmente, ogni mente “creativa ” la pensa così.
C’è tutta una letteratura in merito. Trovo illuminante uno scritto di Chandrasekhar (astrofisico indiano) dal titolo “Verità e Bellezza”.
Chandrasekhar non aveva dato anche un contributo alla teorie delle stringhe? mi pare di aver letto il suo nome nel libro “L’universo elegante”. Leggerò molto volentieri il libro che mi consigli, lo cerco subito. Ho letto numerosi saggi di estetica, ma nessuno scritto da un astrofisico. Inoltre i concetti di verità e bellezza hanno sempre camminato appaiati, almeno fino al tardo 1700. Oggi si sono molto scompagnati, perciò credo che Chandrasekhar mi illuminerà!
Molto ma mooolto interessante!