Il nonno era andato a riprenderla a scuola. Viaggiavano in macchina per quel breve tratto verso casa. Lei avrebbe di gran lunga preferito andare a piedi ma il nonno era un uomo gentile e buono che le voleva così tanto bene da eccedere in tutte le attenzioni che le riservava. La bambina mangiò la merenda che lui le aveva portato e poi gli porse la cartaccia. Questi subito aprì il finestrino e la buttò fuori.
“Nonno ma che fai? Non si butta la spazzatura dalla macchina!”.
“Dai… che vuoi che sia. Qualcuno la raccoglierà.”
“Nonno non si fa! Non va bene sporcare il mondo, perché è anche degli altri. Per punizione starai per tre giorni senza baci!”
La bambina mantenne la sua promessa e successivamente inflisse anche altre punizioni, tra cui una di due giorni per aver sputato la gomma da masticare per strada.
Il nonno non gettò più sporcizia dal finestrino ed acconsentì ad andare a riprenderla a piedi nei giorni di bel tempo.
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P.s. Ai bambini oggi capita di educare i genitori o i nonni. L’inversione generazionale non è solo economica.
P.p.s. Ogni tanto mi diverto ad inventare una storia partendo da una mia foto. Prometto di non farlo troppo spesso 🙂
E tu ci hai mai provato?
Bella storia. Io in collaborazione con una mia conoscente abbiamo fatto un lavoro tipo come il tuo. Te lo invierò per presa visione e chi sa’ magari se ti va bene potrai anche pubblicarlo. 🙂
Se me lo mandi mi fa piacere! Ciao!
Saper vedere oltre un’immagine non è da tutti e, ad essere sincera, la fantasia applicata ad uno scatto – secondo me – lo rende più vero e con una nota aggiunta oltre la creatività …l’insegnamento della coscienza civica, in questo caso! Speso gli occhi di un bambino vedono meglio di quelli di un adulto…poi crescono e (non tutti!) dimenticano gli insegnamenti appresi e dati in alcuni frangenti e piccole cose della vita…forse uno scatto potrà ricordare come erano e dove si sono persi…chissà!
Complimenti, mi piace sia la storia che la foto…che potrebbe dare luogo ad altre 100, 1000 mille novelle!
Se lo storie sono queste, continua ad inventarle. Non smettere 🙂