In questi giorni ricorre l’anniversario della nascita di Mr. Land, il padre della fotografia istantanea.
Nato nel Connecticut il 7 Maggio del 1909, Edwin Herbert Land presentò la sua curiosa ed innovativa scatoletta magica al congresso della Optical Society of America nel 1947. Si trattava della prima macchina fotografica istantanea della storia: la Polaroid Land camera.
Mr. Land era un inventore vecchia maniera, esperto in ottica aveva già prodotto parecchie cose interessanti tra cui alcuni filtri oggi comunemente noti come polarizzatori. La fotocamera istantanea nacque quasi per gioco, inizialmente concepita per soddisfare un capriccio di sua figlia Jennifer che si lamentava di non poter vedere subito le fotografie scattate.
Land aveva fondato la sua azienda Polaroid Corporation nel 1937 iniziando a sfornare numerosi prodotti interessanti: dai mirini militari agli occhiali da sole, ma fu la fotocamera istantanea a portare il grande successo. Nel primo giorno di lancio furono venduti quasi tutti gli esemplari (la mitica Model 95) sebbene il prezzo non fosse dei più abbordabili: 89 dollari del 1948.
Sessantacinque anni non sono tanti per la quasi bi-centenaria storia della fotografia ma senza dubbio Polaroid ha lasciato un segno importante.
Schiacciata dall’arrivo del digitale e dall’avvento di questa nuova tecnologia istantanea che le ha tolto proprio il primato su cui si era basato il suo successo, ha subito un progressivo ma inesorabile calo delle vendite, fino ad arrivare nel 2007 all’inevitabile pensionamento del settore fotocamere istantanee e la conseguente chiusura degli stabilimenti di produzione delle pellicole.
Ma la storia di questa affascinante invenzione non sembra giunta al termine e continua su due strade distinte. Da un lato il manipolo di “eroi analogici” dell’Impossible Project che dal 2008 hanno intrapreso, fondando una nuova azienda, la difficile strada del riavvio della produzione e commercializzazione delle pellicole, dall’altro il nuovo impulso digitale di casa “madre” Polaroid.
Chissà chi riuscirà davvero a raccogliere l’eredità sostanziale di Mr. Land.
Grazie per il tuo post: bello ricordare questa storia rivoluzionaria …
Secondo me Land rimane una delle figure meno valorizzate dell’intera storia della fotografia.
Bel post, mi piace! 🙂
Ciao Misterkappa. Grazie!
grazie a te, se ti va potremmo seguirci a vicenda 🙂
Certo. Fatto.
ottimo ti sto seguendo 🙂 se ti va leggi i miei racconti sul blog e fammi sapere che ne pensi 🙂
Ciao Peg.. oh, ma da te sto imparando cose interessanti sulla storia della fotografia.. sei forte 🙂
Anche tu però!. Con le tue barzellette sto cercando pure di migliorare il mio inglese! 🙂 🙂 🙂
🙂 grazieeeee
Fra i miei amori fotografici Polaroid era ai primi posti…nel mio cuore lo è ancora…grazie per questo post
robert
PS. proprio in questi giorni sono in un mood instantaneo…
Eh beh, l’instant è un qualcosa che dà dipendenza… ed ogni tanto riaffiora 🙂
Un saluto e grazie della visita.
chissà poi perché si sono chiamate per antonomasia “le polaroid” anziché “le land”. avrebbe meritato l’uomo, più del brand.
(la rima non è voluta, m’è uscita)
Purtroppo non è mai stata nelle mie mani, ce l’aveva mio zio e quindi mio cugino…se non ricordo male…credo che forse mi è riuscito a strappargli un click una volta..devo dire che mi ha sempre affascinata questa scatoletta che scattavi, sventolavi e vedevi che avevi combinato…chissà se mio cugino l’ha buttata…indagherò!! Ciaoooooo