C’è chi ama “lasciare una traccia”, segnare con un gesto un luogo visitato.
C’è chi getta una monetina in acqua e chi invece una firma sul muro (in barba al rispetto delle cose altrui).
In genere sono gesti fatti auspicando di poter tornare sul posto, ma non credo sia questo il motivo che spinse l’astronauta Charles Duke a portare con sé e lasciare sul suolo lunare una sua fotografia di famiglia.
Sì, la lasciò di proposito durante la missione Apollo 16, il 23 Aprile del 1972. La posò accanto alle sue impronte immortalandola con la Hasselblad Lunare.
Venire a conoscenza di questa storia mi ha incuriosito.
Avevo sentito di foto alla Luna, di foto sulla Luna ed anche di macchine fotografiche lasciate sulla Luna, ma di una foto di famiglia portata dalla Terra e abbandonata sulla Luna non ne sapevo niente.
Di sicuro questa immagine lascia la porta aperta ad immaginarsi tutta una storia, ma quale storia? Forse un messaggio ai posteri? Ai figli o ai nipoti che un giorno potrebbero tornare da turisti sul nostro bel satellitone e ritrovare la foto del nonno? Forse semplicemente una promessa mantenuta tipo “vi porto tutti con me sulla Luna”. Oppure un cinico e metaforico abbandono spaziale? 😀
Chissà…
Chissà anche se quella foto di famiglia è ancora lì o l’hanno presa gli alieni.
😀
[Fonte: Universe Today]
Bellissimo e simbolico. Si fotografano i posti sconosciuti, anche, ma qui si è fatto il contrario. Si è lasciato un pezzo di sè in un mondo altro e non metaforicamente
Capisco (…) la fotografia ma lasciare pezzi di macchina fotografica o altro mi sa proprio di volersi sempre distinguere eh…
Ma andare in luogo e lasciarlo come lo si trova no, eh?
Mah….
buona giornata
e grazie per questo post
.marta
Tempo che quello di voler lasciare una traccia sia qualcosa di atavico, forse legato ad un istinto animale di dover “marcare il territorio”.
Beh, a parte queste ipotesi antropologiche, in realtà alcuni oggetti furono lasciati sulla Luna per motivi tecnici, fondamentalmente di peso.
Comunque, per tutto il resto dei casi “normali” concordo con te, tutta questa voglia di lasciare un segno è spesso fuori luogo e sarebbe molto più bello visitare luoghi intatti e “lasciati come si trovano” piuttosto che regolarmente “inquinati” da tracce di ogni genere.
Ciao!
Devo dire che sembra pura fantascienza. Questa storia, leggendola attraverso il tuo post, ha colpito anche me. Ciao Bea
..sembra una pola
Anche a me sembra una polaroid. In particolare mi parrebbe una “peel apart” tipo 690 o almeno mi piace immaginarmela così.
Un giorno o l’altro faremo un salto sul posto a verificare 🙂
speriamo che quando partiranno con i viaggi turistici sulla luna non succeda qualcosa tipo i lucchetti sui ponti!
No. I lucchetti pesano troppo 🙂
Una sopresa…
robert