Posare con alle spalle il relitto di una nave appena naufragata non è una moda recente.
Era il primo ottobre del 1913 quando il Glenesslin si andò ad incagliare contro le rocce del Monte Neath-Kah-Nie, sulla costa dell’Oregon.
La nave si stava dirigendo verso la foce del fiume Columbia per un carico di grano, i testimoni dissero di averla vista navigare a vele spiegate in acque tranquille e visibilità perfetta sebbene molto vicina alla costa. Se ne andò diretta a sbattere contro gli scogli, senza un apparente tentativo di cambiare rotta.
Gli abitanti della zona riuscirono ad aiutare l’equipaggio a mettersi in salvo e nessuno si fece male ma non fu data alcuna spiegazione accettabile dell’incidente. Corse voce che la nave stesse manovrando per “salutare” qualcuno… Ti ricorda qualcosa?
Incredibilmente nei paraggi c’era pure un fotografo che non mancò di immortalare l’accaduto.
In posa col relitto
27/06/2014 di Pega
..ma poi il relitto dov’è stato smaltito? 😀
Pare che dopo varie vicissitudini, polemiche e scandali, alla fine il relitto fu trasferito con una traversata atlantica fino in Mediterraneo e smaltito a… Livorno.
:-O
Non ho visto fotografie così belle sulla Concordia.
ma non è un fotomontaggio?
m’hai incuriosito con al vicenda: breve ricerca su google e la constatazione – ancora una volta – che tutto il mondo (e tutte le epoche) sono paese http://offbeatoregon.com/o1107a-glenesslin-wreck-insurance-fraud-or-drunken-incompetence.html
Fantastico! Grazie!
Gli imbecilli sono sempre esistiti
In questo caso pare si sia trattato di “furbetti” 🙂
Spero nessuno si offenda ma secondo noi è un fotomontaggio: è inconcepibile che dopo l’urto nessuno ammaini quel po’ po0 di vele, tipiche della nave in navigazione….
Ho scritto il post precedente senza aver prima letto ( e mi scuso) il post di “ammennicolidipensiero”. La sua ricerca dimostra che la foto è vera.
Leggendo l’articolo di giornale del 1913 si comprende perché.
🙂
Non è così strano che una nave incagliata venisse abbandonata con le vele ancora a riva. La situazione era molto instabile e salire ad ammainare le vele di una nave non era una cosa banale, specie con lo scafo sottoposto a movimenti imprevisti tra le rocce.
In sintesi non valeva la pena rischiare vite umane per salvare un po’ di vele. La nave era comunque condannata.
Si,è convincente.inoltre,nel 1913, i velieri andavano ormai con equipaggi ridottissimi e scadenti; sicuramente non cl’era abbastanza gente a bordo, e la nave era comunque condannata. Sessanta anni prima semplicemente non si sarebbe incagliata, o sarebbe stata salvata.
Sì, equipaggio scadente ma subito pronto a mettersi in posa 🙂
Anche quello è un segno dei tempi (moderni?)
🙂 🙂 🙂