Non c’è dubbio che la fortuna giochi un ruolo importante nelle nostre vite, conta quindi molto anche in fotografia.
Può capitare di trovarsi nel posto giusto al momento giusto, di inquadrare a casaccio e beccare per caso una composizione geniale, può succedere che la fortuna ci aiuti a scegliere le corrette impostazioni di tempo/diaframma come un ambo al lotto e che poi guidi il nostro dito a schiacciare il pulsante nell’istante perfetto, quello del “decisive moment”.
Può poi addirittura capitare ciò che si vede sempre più spesso considerare di gran valore: che una macchinetta in plastica, incapace di fare due scatti uguali, introduca qualche macchia o aberrazione, rendendo la foto un colpo unico ed irripetibile.
Può infine capitare di arrivare ad esporre queste “opere”, vederle mostrate come pezzi d’arte e ricevere ottime critiche.
Magari mi sbaglio a riguardo della “culo photography”, ma la mia idea di arte è un’altra. Rimane legata alla capacità che, per esserlo davvero un artista deve avere, di produrre opere frutto della sua visione, della sua volontà e del suo estro oltre che delle sua capacità, anche tecnica, di creare e comunicare.
Magari è talento, oppure un mix di impegno, sudore e magari anche un pizzico di fortuna… Ma bisogna che non sia solo ed esclusivamente culo.
🙂
Sono fermamente convinto che più che culo la questione della buona fotografia sia legata alla capacità di controllo della macchina da una parte, ma sopratutto la presenza costante in situazioni e contesti.. non si può fotgrafare una volta tanto nella speranza che ti capiti lo scatto giusto! Obiettivo, costanza e lavoro! E vedi quanti bei scatti fai!
Fotografia “quantitativa”. Un approccio che molti grandi nomi hanno comunque abbracciato, e con ottimi risultati 🙂 🙂 🙂
e tanti, tanti, tanti scatti. a quel punto il culo e’ supportato dalla stasistica della casualita’, e lo accetti gia’ di piu’… 🙄
MCSP: Massive Culo Statistic Photography
Sicuramente la fotografia in modalità botta di culo rappresenta una grossa fetta dei fenomeni fotografici moderni, ma da esperienza ho visto che come viene va, e chi ha avuto la benedizione del “culo” il più delle volte dura quanto una stella cadente…
La cosa difficile oggi è durare nel tempo e li si che denoti la visione e il progetto delll’artista….
Ciaoooo
Concordo, anche se penso una qualche “visione” dovrebbe emergere fin dall’inizio, magari non matura ma presente fin dai primordi, proprio a caratterizzare l’autore.
Comunque si sa… culo ruleZ 🙂
Scusate, mi potete dire che modello di macchina avete? Perché io nella ghiera dei modi esposimetro non riesco a trovare la modalità “culo”! Uffa, lo sapevo, ‘sta K-7 l’ho appena presa ed è già superata… 😦
Ahhhh… macchè K-7. Te la consiglio io una macchina perefttamente equipaggiata di pulsate CULO-MODE.
Eccola qua: https://pegaphoto.com/2013/04/15/la-pinola-e-pronta/
In effetti, con quella la luce passa proprio da un buco di… eddai, smettila di farmi scrivere volgarità!!!
ESATTOOOOOOOOOOO
😀 😀 😀
Ahahahahahha li per li avevo letto il titolo e non capivo. Pensavo: “sarà qualche autore emergente, un nuovo genere.. Soltanto dopo ho realizzato leggendo l’articolo. La penso come te. Nella mia personale classifica il culo in fotografia ha un valore variabile (come tu dici) ma c’è.
L’importante è non abusarne! 😀
Saggio, non abusarne.
😀 😀 😀
Non penso che sia sufficiente avere culo per fare buone foto, può valere per una, due, tre, anche quattro volte, ma poi no, basta. Poi subentra l’occhio di chi fotografa, la capacità di composizione, il sapere usare bene la macchina fotografica e altro ancora. Insomma, la culo photography c’è, ma non si può abusarne 🙂
Ciao, Pat