Cosa fotograferesti se la tua sola ed unica macchina fotografica fosse un apparecchio scadente, primordiale, di qualità modesta?
A cosa dedicheresti le tue immagini se ti fosse imposta una forte limitazione anche sul numero di scatti? Se il processo fosse lungo, laborioso e costoso com’era ai primordi della fotografia?
Scatteresti a tutto quello che passa o concentreresti la tua attenzione su qualcosa in particolare? Una tipologia di soggetto, un genere?
Sono domande un po’ assurde ma forse non del tutto. Possono servire a ragionare su ciò che far fotografie significa per ognuno di noi.
Mi è capitato di affrontare più volte la questione con persone diverse. C’è qualcuno che di fronte ad una limitazione tecnica si sentirebbe perso, senza più quegli oggetti di tecnologia che forse sono la sua vera fonte di interesse. Altri invece avvertono, in questo ipotetico scenario, una sorta di liberazione, quasi un possibile percorso di vero ed originale sviluppo della propria creatività.
E tu cosa ne pensi? Possono domande del genere impattare su scelte di stile ed attrezzatura? Oppure le pubblicità pre-natalizie dei big del digitale governano indisturbate?
🙂
Motivazioni
26/11/2014 di Pega
In genere non scatto foto a tutto ciò che passa davanti ai miei occhi, ma solo a quello che colpisce veramente il mio occhio, oppure ci sono giorni che ho in mente un determinato obiettivo da fotografare quindi mi concentro su quello e se avessi pochi scatti a disposizione li farei bastare per ciò che ho in mente di raggiungere 😊
Semplicemente fiori. Sorriso,65Luna
Non è facile!
Quando fotografo veramente, ed è raro, le fotografie vengono da sole, provo a spiegarmi.
Il luogo, il momento, lo stato d’animo e altri piccoli fattori formano una specie di cerchio magico e allora la fotografia la vedo prima di premere il pulsante e il risultato è decente.
Abituato al digitale con una praticamente infinita riserva di scatti solitamente ne approfitto.
Se mi dovessi trovare limitato tecnicamente, farei una quantità minore di scatti ma il risultato cambierebbe di poco.
Ciao
Franco
Premesso che la passione è arrivata con il digitale proprio per l’immediatezza del mezzo, anch’io mi sentirei decisamente perso, demotivato.
Immaginando di voler continuare, dovrei probabilmente reimparare da capo, modificando abitudini e stile. All’inizio probabilmente mi dedicherei a soggetti statici, come i paesaggi e forse, col tempo, acquisita dimestichezza anche a soggetti dinamici. Ma sarebbe frustrante rendersi conto solo a sviluppo avvenuto che le cose non sono andate per il verso giusto. Insomma potrebbe decisamente scapparmi la voglia 🙂
Domande come quelle che poni dovrebbero si avere effetto sia sullo stile che sulle attrezzature e sono comunque convinta che per molti ce l’hanno, in particolare per chi ha iniziato con il buon vecchio rullino:difficle, infatti, togliersi di dosso l’abitudine a fotografare solo quello che ti colpisce davvero.
Certo è indubbio che oggi tutti si sentono fotografi (sigh) e su chi pensa che basti “fare click” per fare foto le (come dici) pubblicità pre-natalizie del digitale governano e continueranno a farlo.
Ora intendiamoci bene, con questo non voglio dire di essere uno di quelli che pensano ogni singolo scatto, il digitale mi offre una bella libertà e quando è il caso ne approfitto, ma guarda caso quando succede è estremamente difficile che poi i risultati mi soddisfino.
Dici bene quando parli della libertà del digitale, che non è una cosa da sottovalutare. E forse non è neanche da sottovalutare la possibilità di approfittare, appunto, di questa possibilità, anche se i risultati sono non sempre soddisfacenti. Anche se lo fossero solo raramente forse potrebbe comunque valere la pena.
Continuerei a fotografare persone, i miei soggetti preferiti, cercando la loro anima, quello che veramente sono e che non ha bisogno di supporti iper-tecnologici per essere rappresentato..
Bello però. Avresti bisogno di poco, anche solo di una fotocamera anche rudimentale ed essenziale. Almeno un minimo di tecnologia però servirebbe sempre: quella degli albori della fotografia 🙂
esatto! 🙂 il per il resto solo istinto ed empatia con la persona che ti sta davanti…
indisturbate no. certo che però un pensierino a rinnovare l’ammiraglia di casa o l’obiettivo… 🙄
Chissà perchè questa domanda mi ha fatto pensare ad un’altra domanda…come vivresti i pochi giorni che rimangono da vivere sapendo che…
Beh…
…davanti una serie di immagini:
Il mare (non so come, in quale ora…ma il mare come primo soggetto)
Poi io…
le mani delle persone care…mia madre ad es….
In pratica hai delle foto mentali ben chiare. Ti basta solo realizzarle 🙂
Non penso mai all’aspetto tecnico e forse sbaglio. Io guardo soprattutto l’aspetto emotivo. Amo fotografare e a volte è il colpo d’occhio che mi spinge a fare un click. Non ti dico quando non ho con me la mia Canon!! Il click lo faccio con il mio samsung ma, ahimè, la scarsa risoluzione danneggia la qualità. Ma non importa!! per me quel click rimarrà sempre bello. Ciao Bea
La miglior macchina fotografica è quella che hai sempre con te (quindi il buon Samsung)
🙂
La natura tutta, mio figlio e me, i miei genitori, gli affetti veri con e senza me.
paesaggi, oggetti, figure astratte, e se non fosse troppo lenta anche le persone