Sei milioni e mezzo di dollari, ecco quanto ha pagato un anonimo collezionista per aggiudicarsi questa foto di Peter Lik.
Adesso “Phantom”, realizzata nell’Antelope Canyon in Arizona, è la più costosa foto mai venduta e supera di un balzo “Rhein II”, di Andreas Gursky, che fu venduta nel 2011 per la modica cifra di 4,3 milioni di dollari.
Trovo davvero incredibile che una stampa possa raggiungere tali livelli di prezzo, ma la cosa diviene ancor più strabiliante, se non ridicola, quando si apprende che si tratta della versione in bianco e nero di uno scatto già venduto in precedenza, denominato “Ghost”.
Da notare che questo particolare luogo nell’Antelope Canyon è uno spot abbastanza popolare e tanti fotografi di paesaggio vengono a ritrarre proprio questo strano effetto di luce che richiama la figura di un fantasma.
Che aggiungere… forse possiamo dire che, visto questo esempio, ogni fotografo può sempre confidare nella generosità di un collezionista anonimo 🙂
Milioni di dollari con una foto
12/12/2014 di Pega
Ah peró! 😱 sono senza parole ?
Il mercato artistico sta prendendo delle pieghe ingiustificabili ed indefinibili. Il valore reale degli oggetti è completamente stravolto in favore di cifre da capogiro che ne assicurano il “valore” di investimento. Effettivamente che questo accada anche nell’ambito fotografico lascia ancora più perplessi, nel senso che ci troviamo di fronte (quasi sempre) a multipli che non godono di unicità e che a maggior ragione non giustificano lo spropositato costo, non solo, la fotografia ha una ‘delicatezza’ e fragilità che obbligano anche un particolare tipo di conservazione che ne preservi il valore! Insomma, resto scettico di fronte a tutto quanto accade in questo mercato che ha alterato ogni concetto di valore intrinseco dell’opera in favore (sconsiderato e infondato) di un valore commerciale di scambio che favorisce solo il business ma non l’arte.
Ci sarebbe da approfondire il perché di questa dinamica.
Ciao Lois, sottoscrivo quello che dici.
Posso sempre sperare, allora.
Antony Hamilton – charlene
Pure io! 😀 😀 😀
dire che è uno sproposito è dir poco, tanto più in considerazione del fatto che per stupenda che sia una fotografia (e ce ne sono) quel che compri non è unico.
Uno scatto può essere stampato infinite volte e qindi anche dal punto di vista “dell’investimento” che investimento è?
Ma già, oggi c’è una tale confusione su ciò che realmente vale (conta, è importante) e ciò che no che la cosa non mi stupisce per nulla.
sei. milioni. e mezzo. per. una. copia.
ma tu sei stato fin carino, a scrivere un post così.
Ma il valore di una foto.. lo misuriamo in dollari? Come misurare a spanne il valore di un uomo (di una persona, vah!)
Il valore del mercato dell’arte non lo considero un indicatore di valore dell’arte. Il fotografo in questione è bravissimo e se ha trovato il “pollo” buon per lui.
No, infatti. Il valore economico non è assolutamente legato a quello artistico.
i saw this on the news last night.
fab.
Seguendo la vicenda si nota che c’è più di uno scettico… : http://blakeandrews.blogspot.it/2014/12/tortured-logic.html