Quanti messaggi si erano scambiati, quanti momenti passati davanti allo schermo immaginandosi a vicenda.
Era stato bello conoscersi poco per volta, all’inizio con parole prudenti, giocando per mostrarsi in positivo, curiosi di sapere, ogni giorno che passava, sempre di più su quella persona all’altra tastiera.
Da tutto quel “chattare” era pian piano nato qualcosa. Un’attrazione che li aveva coinvolti in modo tangibile, lasciandoli sorpresi che tale intensità potesse nascere da un rapporto telematico.
E così avevano deciso di incontrarsi…
[Come sarà andata? Sta a te, alla fantasia dell’osservatore, continuare il racconto. La magia della Fotografia è anche questo, l’interazione tra intenzione del fotografo e proiezione creativa di chi guarda l’immagine.
E’ per questo che ogni tanto mi diverto ad inventare una storia scema partendo da una mia foto. Prometto di non farlo spesso 🙂 E tu ci hai mai provato?]
Altre “storie da una foto”:
– Alieni
– La porta
– Capitan M|artin von Melik
– Viva Viva, La Befana!
– Il viaggio di Fotone
– La discendenza di Fotone
Come no…
Non così lunga ma 2/3 righe m’è capitato di farle.
Credo venga spontaneo con certi scatti
ciao ciao
Max
Vero!
🙂
L’alba di un nuovo giorno..mi verrebbe da titolarla… 🙂
Chissà….
🙂
Vedo che è un vizio comune…
Io ci ho provato in due occasioni, le ho chiamate “Autosuggestioni fotografiche”. Eccole qua:
https://claudiodifilippo.wordpress.com/2014/10/25/autosuggestione-fotografica-1/
https://claudiodifilippo.wordpress.com/2014/10/28/autosuggestione-fotografica-2/
🙂
Proprio bravo. Esattamente quello che intendo.
Complimenti!
Grazie! Però in effetti l’idea ce l’hai avuta prima tu… e lo scopro solo ora! E poi tu hai avuto l’accortezza di lasciare aperto il finale, cosa che io, da bravo ego-centrico, non farò mai, eh eh 😉
Ciao Pega, il tuo è uno dei blog più stimolanti che mi sia mai capitato di frequentare!!!
Ti ringrazio, mi hai fatto un gran bel complimento.
Comunque anche io altre volte ho inserito il finale della storiella 🙂
Ciao!