C’e chi rischia davvero tanto per fare una foto. A New York un gruppo di ragazzi si avventura in luoghi vietati e pericolosi, per realizzare immagini da postare su Instagram. È un’attività che, oltre ad esporli al rischio di essere arrestati, li porta in situazioni potenzialmente letali, insomma roba da sconsigliare vivamente.
Questo è un breve video che racconta la loro storia.
La mia domanda è: “ma ne vale davvero la pena?”
.
Rischiare (un po’ troppo) per uno scatto
06/03/2015 di Pega
Pubblicato su Culture, People, video | Contrassegnato da tag arresto, città, fotografia, morire, pericolo, ragazzi, rischio, urban | 10 commenti
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Ti diró, il solo guardare il video mi ha messo un’ansia addosso. Io credo che in questo ambito c’entri anche l’età dei protagonisti (tutti giovani), dove c’è una maggiore dinamicità e voglia del pericolo. Le foto saranno strepitose e la scarica di adrenalina confortante, ma decisamente non credo valga la pena di rischiare la vita.
Anche secondo me non vale la pena
Tanta fatica e rischio e poi metti le foto su Instagram, il portale del bimbominchia smartphone addicted?
🙂
Mah, sai è difficile dire cosa vale la pena o cosa no. Vale la pena rischiare la vita su un circuito di formula 1? oppure fare parte della pattuglia acrobatica? oppure ancora praticare il free-climbing? oppure il paracadutismo di precisione? o ancora andare in guerra? Al di là dei motivi economici o patriottici o di fama che ci muovono non credo sia possibile stabilire a priori e in modo oggettivo se vale la pena o no di rischiare la propria vita. Ovviamente io non lo farei, ma semplicemente perché il rischio di perdere la mia vita non sarebbe sufficientemente compensato di quello che otterrei in cambio. E poi da giovani chi non ha fatto fesserie? Forse talvolta abbiamo un po’ nostalgia di quelle fesserie.
Sì, devo dire che il tuo ragionamento non fa una piega, e per molti aspetti sono d’accordo. A volte gli scatti pericolosi possono valere tutto il rischio corso…. altre volte no. Difficile dire 🙂
quoto quotissimo il commento di FfM qui sopra. poi, ripenso ad esempio che stamani sono passato davanti alla locandina di robert capa a milano (a proposito… http://www.artslife.com/2015/02/03/robert-capa-a-milano-allo-spazio-oberdan/ si va, vero?!?) e, ecco, di fronte a una foto di robert capa penso: “minchia, che foto. ha rischiato la vita.” e però mi fermo lì, non mi pongo la domanda se ne sia valsa o meno la pena: come dire, sarebbe una domanda ingiusta.
Non credo che lo scopo sia la foto, semmai è il pretesto
No assolutamente, non ne vale proprio la pena. La sicurezza prima di tutto!!
Ciao, Pat
Sono d’accordo con Pendolante.