Jonathon Keats è un artista eclettico e geniale, se non lo conosci ti invito a dare un’occhiata al suo curriculum su Wikipedia. Lo scorso anno, a Berlino, aveva dato vita a “Century Cameras”, un progetto fotografico concettuale basato sul posizionamento di cento fotocamere stenopeiche a lunghissima esposizione: cento anni ciascuna. Un’idea folle ed estrema, orientata a lasciare in eredità, a persone non ancora nate, immagini create dal puro passare del tempo: immagini in cui il peso maggiore ce l’avrà ciò che nei decenni tenderà a rimanere più statico ed immutabile.
Queste fotocamere sono molto semplici e rudimentali, dato che nessuna tecnologia complessa potrebbe sopravvivere cosi a lungo, e consistono in un involucro forato contenente un foglio di cartone colorato che “sbiadirà” nelle zone maggiormente esposte, creando un’immagine positiva sintesi di ciò che la fotocamera avrà visto nel corso dei cento anni.
Ma evidentemente per Keats un secolo non era abbastanza e ieri ha superato se stesso presentando, presso l’ASU Art musei di Tempe in Arizona, l’installazione di una fotocamera millenaria: una pinhole destinata a produrre un’immagine a lunghissima esposizione che sarà pronta solo nel 3015.
Trovo questo tipo di progetti davvero affascinante, un incrocio tra arte concettuale, fotografia ed esperimenti con le capsule del tempo.
Siamo di fronte a lassi di tempo pazzeschi, ben oltre ciò che in passato mi era capitato di vedere e, mentre confido in qualche risultato per le “Century Cameras”, ho qualche dubbio sulle reali possibilità di sopravvivenza della fotocamera millenaria. Mille anni sono davvero tanti e, sebbene la tecnica costruttiva sia semplicissima con solo un involucro in metallo, un foro stenopeico praticato in una lamina d’oro ed una superficie coperta di vernice all’olio al posto della pellicola, si tratta davvero una sfida pazzesca.
In ogni caso non ci saremo per vedere i risultati.
Una lunga esposizione da… 1000 anni
08/03/2015 di Pega
Mmmm… Mi sa di “cagata pazzesca”, fantozzianamente parlando. 🙂
da forostenopeicista non posso che ammirare
ma poi, sai il casino col linguaggio… da “spostati un secondo” a “potresti spostarti qualche decennio dall’inquadratura, per favore?”. 😛
Pensa se tra mille anni la aprono e la foto è… sovraesposta! 😮
Aaaaaaarrrrrghhhhh 😀 😀 😀
In ogni caso è una fregatura x noi che viviamo ora xe non potremo eventualmente dire che è una castronata, , se dovesse andare male. Vince su ogni fronte, soprattutto la furbizia!
In effetti come idea di marketing è notevole 🙂