Una volta il titolare di una piccola galleria d’arte mi disse: “L’astratto è un genere difficile, che generalmente paga poco. In fotografia non paga proprio”.
Non so dire se avesse ragione o meno, resta il fatto che comunque l’astratto mi affascina, sopratutto in fotografia.
Mentre per le altre arti figurative l’astratto è un risultato che parte dal concetto mentale dell’artista e si produce direttamente nell’opera lasciando all’osservatore l’onere di un grosso sforzo interpretativo, in fotografia è invece un paradosso, un percorso diverso, con un passaggio in più. La foto è intrinsecamente una rappresentazione meccanica del reale, quindi per realizzare un astratto il fotografo deve lavorare per fare in modo di rendere astratto ciò che non lo è.
L’astratto fotografico è quindi tale solo agli occhi dell’osservatore, il fotografo lo inganna rendendogli arduo riconoscere il vero soggetto dello scatto.
Sì, hai ragione, è un ragionamento contorto che forse non riesco nemmeno a spiegare bene, ma se un po’ lo condividi prova a ragionarci. Magari mi fai sapere che ne pensi.
🙂
L’ha ribloggato su maria dallabona passione fotograficae ha commentato:
Pienamente d’accordo con il tuo concetto Ciao e buona estate!
Pienamente d’accordo con il tuo concetto! Ciao e buona estate 😊
Buona estate anche a te! E grazie della visita.
Ciao!
Pagherà poco, ma ha l’astratto in fotografia ha un fascino tutto suo.
Condivido quanto hai detto, questo è un esempio di come concepisco io l’astratto, ciao.
https://500px.com/photo/110480275/snake-eye-by-francesco-pala?ctx_page=1&from=user&user_id=4962600
Un astratto che non sembra un astratto…
concetto chiarissimo e condiviso.
Forse la realtà é più astratta di quanto crediamo e la fotografia ci aiuta a capire ciò. Un saluto.
Questo fotografo che inganna l’osservatore mi piace proprio…
robert
Questo “fotografo che inganna l’osservatore” mi piace proprio…
robert