Osservare una fotografia è un’attività dinamica, il nostro cervello analizza le immagini e le interpreta dando significato e proiettando emozioni. In qualche caso questa proiezione va oltre e vediamo (o crediamo di vedere) qualcosa che nella foto non c’è, come ad esempio il movimento.
La nostra abilità a ricostruire inconsciamente il dinamismo nelle immagini statiche è una cosa automatica ed innata, sempre esistita fin dai graffiti nelle caverne, ma si possono anche esplorare nuove strade.
Un esempio curioso è l’uso di illusioni motion aftereffect. Sono immagini dinamiche create per indurre un effetto di inerzia cerebrale.
Concentrati su quella che ti propongo qui: fissala al centro per non meno di 20 secondi. Poi, senza distogliere lo sguardo, fai scorrere lo schermo verso il basso ed osserva la mia foto “Podismo”…
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Figo eh! Un’idea carina potrebbe essere quella di realizzare fotografie pensate appositamente per essere viste proprio insieme a questo tipo di illusioni. Un progettino “da far girar la testa”.
🙂
oh my eyes !!!!!!!!!!!! 🙂
😀
E’ lo stesso effetto che si prova andando in treno. Guardando il paesaggio che scorre al finestrino quando il treno si ferma abbiamo ancora la percezione del movimento esterno.
bello! io con due o tre mie foto renderizzate in modo da avere bordi in rilievo b&n avevo provato a creare stereogrammi, a proposito di effetti ottici (ci son vari siti che ne fanno di fighissimi). gran soddisfazione!
Bella idea anche quella degli stereogrammi. Sarebbero tutti filoni da esplorare…