Adoro i timelapse, i video fatti con lunghe sequenze di fotogrammi scattati in un intervallo di tempo che spesso è di notevole durata. Sono una specialità in cui alcuni fotografi sono diventati dei veri maestri, tanto che spesso li cito per i loro lavori straordinari realizzati con grande abilità, pazienza ed attrezzature a volte sofisticate.
Ma l’evoluzione è sempre dietro l’angolo e, quasi per caso, mi sono imbattuto in una sorta di novità tecnologica: Plotagraph Pro, un software che trasforma in timelapse anche una singola foto, attraverso un processo di morphing digitale controllabile tramite vettori, che trasforma anche un solo JPG in un’immagine in movimento ricca di quel soffice dinamismo tipico dei timelapse.
Si tratta di un prodotto che potrebbe aprire la strada ad un intero filone tutto nuovo e modificare l’approccio a vari tipi di fotografia, lanciando addirittura un modo diverso di proporre e vedere le immagini.
Come per i cinemagraph, la questione è controversa e sicuramente rigettata dai puristi. Di certo la ricerca di nuove modalità espressive può passare anche attraverso queste forme di evoluzione che, in qualche caso, si rivelano poi dirompenti.
Qui sotto un esempio di “timelapse artificiale”, un video realizzato dal fotografo Ron Risman partendo da soli 12 scatti (!).
Timelapse artificiali
17/08/2016 di Pega
beh, non c’è che dire: il portfolio scorrevole delle foto sul sito fa gola (d’altronde, 300$…). ma quei piedi giganteschi sono fotoscioppati o esiste nel mondo un monumento fatto così?
Boh, in effetti i piedi sono un po’ elaborati… 🙂
diciamo che è un possibile attrezzo da mettere della cassetta degli effetti speciali di un cineasta, oppure un balocco – al più, se non esageri con l’intensità dei vettori, ci puoi fare un quadro animato per le terme o nella sala d’attesa di uno studio… sono troppo conservatore?
Ganze come idee… 🙂