Cantieri navali di Amburgo, anno 1936. Un Uomo rimase fermo mentre tutti tendevano il braccio nel saluto nazista ad Hitler che presenziava al varo di una nave. Quell’Uomo si chiamava August Landmesser.
August pagò caro questo suo gesto, questa manifestazione di dissenso ed aperta protesta contro il regime. Dopo un immediato processo lo condannarono secondo le leggi razziali ed oltre a chiuderlo in prigione resero nullo il suo matrimonio, dissolvendo così la sua famiglia e definendolo infine “elemento che disonora la razza”.
E’ la Fotografia di un Uomo solo, disperato ma determinato, un istante che cambiò drammaticamente la vita di questa Persona decretando l’inizio di un calvario che lo portò fino alla morte.
Un istante che però, grazie alla fotocamera, è rimasto fissato per sempre e non lo ha fatto cadere nell’oblio ma anzi lo ha reso un esempio.
La Fotografia in questo caso si è dimostrata strumento di condanna ma anche di giustizia e memoria. E’ anche attraverso di essa che Landmesser è probabilmente stato accusato e punito ma poi è proprio grazie alla potenza del mezzo visivo che il suo gesto è stato messo a disposizione, in tutta la sua importanza, delle generazioni che sono venute e che verranno.
Landmesser (reloaded)
05/01/2017 di Pega
Sono solo stupita che non abbiano fatto sparire la fotografia, ma forse è stato un modo per mostrare al resto della popolazione cosa sarebbe successo se non rispettavano le regole imposte dal regime
Fa ancora impressione come una manifestazione autoritaria di allineamento politico e aderenza acritica sia in questi anni ancora cosi attuale. È un tempo di sentenze sommarie, propaganda, bufale virali inventate ad arte, insulti beceri e uccisione mediatica di chiunque abbia un sussulto di dissenso, non penso al 1930 quanto ad oggi, con un crescente ritorno populista/autoritario e la solitudine di chi si oppone con competenza, professionalitá e buon senso alla valanga di una massa irrazionale, egoista, manipolata, frustrata e sovraeccitata dall’urlatore sul podio della grande Rete. Similitudini e giravolte della Storia.