Oggi voglio riproporti alcune considerazioni di Jay Maisel, leggenda vivente della Fotografia e vincitore di un’infinità di riconoscimenti:
“Ci sono solo due tipi di fotografie:
quelle che scatti a ciò che che vedi per poterlo condividere,
e quelle che fai per tenerle solo per te”
Se si accetta questa classificazione, si realizza che nel primo caso tutto ruota intorno al soggetto, all’importanza che il fotografo gli assegna ed alle sensazioni che questi confida possano nascere nell’osservatore. C’entrano poco tecnica ed attrezzature, le emozioni dominano.
Nel secondo caso lo scenario cambia, o meglio può cambiare. Le fotografie che scattiamo solo per noi possono contenere anche elementi diversi. In effetti, se la destinazione è solo personale, si è liberi di andare alla ricerca di aspetti particolari che sappiamo potrebbero non avere senso per altri. Cose che non vogliamo o possiamo condividere e che sentiamo non destinate ad essere fruite o capite da osservatori terzi.
E le tue foto? Quanto ricadono nell’una o l’altra categoria?
Comunque sia, eccoti uno splendido breve documentario su Jay Maisel. Gustatelo, sono sette minuti ben spesi.
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Ciao Pega !
E’ difficile catalogare in questo senso, perché anche quelle che condivido, alla fine le scatto per me, perché piacciono e colpiscono me.
Mi piace condividere quelle delle zingarate in moto, quelle dei viaggi, per raccontare un pò quello che ho visto, oppure scatti fatti qua e là (non sono un animale da studio fotografico) che ritengo interessanti.
Quelle che non condivido sono quelle in un certo senso intime, che hanno sicuramente senso SOLO per me o per la mia famiglia, o gli amici, momenti nostri, conviviali o emotivamente importanti, che agli altri possono non fregare nulla o che io stesso non voglio mostrare.
E’ difficile quantificare la percentuale…
Max