
Lo Zen e il tiro con l’arco
C’è un piccolo libro che in molti abbiamo letto. E’ “Lo Zen e il tiro con l’arco”, il racconto scritto da Eugen Herrigel, professore di filosofia tedesco che scelse di imparare questa antica arte Giapponese, affidandosi ad un “Sensei“: un maestro Zen appunto.
Herrigel ne ricavò un’importante esperienza di vita, qualcosa che lo cambiò dall’interno, un’evoluzione che nel libro viene raccontata.
Lo Zen e il tiro con l’arco è una lettura spesso suggerita da qualcuno rimasto affascinato o che comunque ritiene questo libro un piccolo gioiello da condividere.
Tempo fa, ritrovandolo su uno scaffale della mia libreria, decisi di rileggerlo (e lo si fa in un’oretta dato che sono circa novanta pagine) provando a fare quello che con lo Zen si può praticamente sempre: modificare totalmente l’oggetto dell’arte di cui si parla in origine, mantenendo però intatta la filosofia… lasciando quindi inalterato l’approccio.
E così rilessi il libro sostituendo la parola “arco” con “macchina fotografica” e “bersaglio” con “soggetto”. Lo “scoccare della freccia” diviene il “far scattare l’otturatore” ed il “volo” di questa si trasforma nel concetto di “‘esposizione”.
Ne viene fuori qualcosa di davvero interessante. Vuoi provarci?
Ottima interpretazione! Io ci sto facendo i conti (peccato che so a malapena fare una foto col telefono… XD)
Beh, fortunatamente la via della fotografia è bella, lunga e piena di sempre nuovi stimoli… Non ti resta che imboccarla 🙂
Farlo come sarebbe dovuto è un po’ duretta, ma qualche passo avanti ora devo farlo (il problema è la direzione!)
Vedrai che trovi la tua strada 🙂
O lei troverà (spero non mentre passa un camion). Ha senso chiedere consigli per come fare paesaggi? O.o
Ah, dipende a chi chiedi 🙂 🙂 🙂