
Downhill riders – © Copyright 2009 Pega
Nella cultura orientale c’è un concetto che mi ha sempre affascinato: i Giapponesi lo chiamano “Yohaku-no-bi”. È la “bellezza di ciò che manca” , il gusto di esprimere il bello attraverso il togliere o il nascondere.
A differenza di altre arti, della musica per esempio, dove per togliere si può solo far ricorso al “non mettere”, in fotografia si ha la possibilità di esplorare questo filone creativo in due modi.
Il primo è quello di cui parlavo nel post “l’arte del levare” di qualche tempo fa, il secondo è invece quello di creare uno spazio negativo nelle nostre immagini.
Lo spazio negativo può essere ciò che circonda il nostro soggetto e lo esalta, crea drammaticità ed intensità nell’immagine, oppure può essere il soggetto stesso della nostra fotografia.
La prossima volta che sei a fotografare prova sperimentare questo concetto, lascia che lo spazio negativo faccia parte di qualche tua immagine.
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