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Posts Tagged ‘intelligenza’

Strand_MrBennet

Mr. Bennett, Vermont – Copyright 1946 Paul Strand

L’attivazione reticolare è il meccanismo che il cervello utilizza per stabilire a quali percezioni dare la priorità nell’immane flusso continuo di informazioni e stimoli che ci colpiscono.
E’ una sorta di filtro tra il livello cosciente di ciò di cui ci rendiamo conto, ed il livello subconscio che viene comunque raggiunto dall’insieme di tutte le stimolazioni sensoriali a cui siamo esposti e sensibili.
Ti è mai capitato di interessarti ed approfondire un argomento nuovo e notare, a tale riguardo, cose che prima sembravano non esserci? C’erano anche prima ma non ci avevi mai fatto caso: erano state filtrate dal sistema di attivazione reticolare.

Quella sopra è una famosissima foto di Paul Strand: il ritratto di Mr. Bennett.
E’ uno scatto che mi è sempre piaciuto molto e che trovo tra i più belli di questo grande fotografo. Tempo fa lo stavo guardando e per un attimo ho provato a fare qualcosa che, con questa fotografia, non avevo mai fatto prima: immaginarmi l’istogramma di questo splendido bianco e nero. Ma ecco… Non l’avevo mai notato così… quel bottone bianco.. è totalmente sovraesposto!
Da quel momento è come se il mio cervello avesse riclassificato l’immagine. Non mi è più possibile non notare e dare una grande importanza a quel bottone, quell’elemento nel bel mezzo del fotogramma che, forse, è la chiave dell’intensità e della vitalità dell’intera immagine. Un piccolo dettaglio che ne completa la bellezza. Proprio come una ciliegina sulla torta.
Ma io non ci avevo mai fatto caso.

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Psycho Cat - by Deep Dream & Pega, 2016

Psycho Cat – by Deep Dream & Pega, 2016

C’è chi sostiene che l’umanità sia ad un punto di svolta, prossima ad una rivoluzione di cui pochi si rendono veramente conto. Difficile dire che piega prenderà, ma che le intelligenze artificiali siano ormai tra di noi è un fatto evidente e rivolgiamo quotidianamente le nostre domande ad una tra le più potenti. Google elabora i criteri delle sue risposte con strutture di intelligenza artificiale (AI) che hanno assunto caratteristiche evolutissime, superando anche le aspettative dei loro stessi sviluppatori. Tra queste ci sono le reti neurali progettate per analizzare i contenuti delle immagini, alla ricerca di forme e del loro riconoscimento: un terreno su cui il cervello umano finora aveva sempre prevalso.
Google ha reso pubblico l’uso di alcune reti neurali di interpretazione visiva e questo ha dato il via a vari progetti tra cui Deep Dream: un motore di “rielaborazione creativa” basato su questa intelligenza artificiale.
Dare in pasto una foto a Deep Dream è come vederla sotto l’azione di un allucinogeno, appaiono forme animali e deformazioni degne di un’opera di Dalì, trasformazioni imprevedibili generate dall’interpretazione del sistema neurale che rielabora secondo i suoi schemi cognitivi ciò che crede di vedere.
Pazzesco? Sì, ma i risultati sono strepitosi. Quella sopra è la rilettura di una mia vecchia foto fatta attraverso Deep Dream. La rete neurale l’ha modificata modo suo, trasformandola ed inserendo strane creature. Il risultato è una scena onirica che, se cliccata e guardata in grande, rivela dettagli fantastici, quasi ipnotici.
Che dire… siamo alle porte di una nuova forma espressiva? Di un crocevia artistico tra uomo e macchina?
In rete ci sono migliaia di esempi di queste “opere” e c’è chi addirittura ha provato ad applicare questo processo ad un flusso video. Ed indovina a cosa? Beh, la scelta è stata facile: ad alcune delle scene più pazzesche ed allucinate della storia del cinema. Il mitico “Paura e delirio a Las Vegas” di Terry Gilliam.
Avviso: Non guardare in stati alterati, potrebbe essere pericoloso!
😀

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Piovra fotografaSi chiama Rambo ed è il primo polpo al mondo capace di scattare fotografie.
È noto che le piovre sono animali molto intelligenti e Rambo, ospite del Sea Life di Auckland, è stato addestrato ad usare una fotocamera compatta per fare fotografie ai suoi visitatori. Il progetto, denominato “The Octographer” è una collaborazione tra Sony e l’acquario neozelandese; è finalizzato alla divulgazione della conoscenza sulle capacità che contraddistinguono questi animali e comprende la stampa delle foto di Rambo in cambio di un piccolo contributo di due dollari. Per non farci preoccupare, gli organizzatori garantiscono di tenere bassa la mole di lavoro di Rambo limitando gli orari in cui svolge questa attività professionale di fotografo.
“Non è stato difficile fargli comprendere il processo” ha detto l’addestratore Mark Vette, “ha capito al terzo tentativo ed ha imparato più velocemente di un cane, forse anche più veloce di un umano”
È tutto dire. 🙂
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(Fonte DIYP)

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