Era il 1906 quando il giovane Jack London si recò dal famoso fotografo Arnold Genthe a San Francisco con l’idea di farsi fare un bel ritratto da un artista affermato.
Si narra che accolto nello studio, London esordì con una serie di complimenti del tipo: “Sei un fotografo bravissimo Arnold, un grande maestro, chissà che splendida macchina fotografica devi avere qui, la posso vedere? Deve essere una delle migliori disponibili visto che riesci a fare foto così belle…”.
Genthe non sembrò dare peso alle parole dello scrittore e lo fece accomodare nel suo studio, dove usando una delle sue normalissime fotocamere, realizzò alcuni ritratti, tra cui uno destinato a diventare una delle immagini più famose di Jack London.
Finita la sessione fotografica Genthe non seppe però trattenersi e salutando il giovane gli disse: “Ho letto i tuoi libri Jack, penso siano delle gran belle opere d’arte. Devi proprio avere una fantastica macchina da scrivere!”
🙂
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Il ritratto di Jack London
Posted in Black and White, Culture, History of photography, People, Photography portraits, tagged arte, attrezzatura, conoscenza, dialogo, fotografia, london, rispetto, ritratto, San Francisco, talento on 08/05/2012| 4 Comments »
Le foto di George Bernard Shaw
Posted in Black and White, Culture, History of photography, People, tagged arte, blog, collection, collezione, cultura, drammaturgo, Edward Elgar, fotografia, George Bernard Shaw, libri, london, National Trust, novecento, online, ottocento, passione, Patrick Campbell, pega, photo, photograph, privacy, pubblicazione, ricerca, scrittore, storia, studio, TE Lawrence, writer on 11/09/2010| Leave a Comment »

George Bernard Shaw, London 1888 - Collection of the National Trust
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George Bernard Shaw, lo scrittore e premio Nobel Irlandese, non fu solo un drammaturgo, ma anche un grande appassionato di fotografia e lo testimonia una enorme collezione di oltre 20.000 sue foto che lasciò in eredità al National Trust.
Adesso sembra che questa associazione, che opera in difesa dei patrimoni culturali, stia ultimando la digitalizzazione e la successiva messa on line di questa notevole raccolta di stampe e negativi in cui lo stesso Shaw appare spesso come soggetto.
GBS si era molto interessato alla fotografia, sicuramente almeno a partire dal 1898 ed in questa collezione si va da autoscatti e studi sulla luce, a semplici immagini di momenti di vacanza, passando per formali ritratti in studio di parenti e amici. Tra questi la bellissima attrice Patrick Campbell, con la quale ebbe una relazione, il compositore Edward Elgar ed il famoso esploratore antartico Capitano Scott.
Alcuni ritratti dello stesso Shaw, presenti nella raccolta, furono poi scattati da TE Lawrence, detto anche Lawrence d’Arabia.
I curatori del progetto si stanno ancora interrogando sull’opportunità di pubblicare o meno scatti così privati di una figura che tradizionalmente è sempre stata disegnata come seria e rigorosa, ma credo che alla fine prevarrà la voglia di rendere disponibile a tutti un tesoro di immagini così ricco di situazioni e figure emblematiche.
Posso scommetere che la collezione sarà pubblicata integralmente e potremo anche vedere il grande George Bernard Shaw in costume da bagno, tutto tranquillo a prendersi la tintarella sulla spiaggia 🙂
Non è ancora stato definito con certezza ma probabilmente il sito da cui si potrà accedere alla visualizzazione della collezione sarà quello del National Trust.
Not a crime…
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Temo si sia passato il punto di non ritorno.
Dalle nostre parti ancora la situazione non è totalmente compromessa ma specie nel Regno Unito, tra paranoie terroristiche, pedofilia e rancori repressi verso i paparazzi della principessa Diana, la questione della demonizzazione dei fotografi è arrivata ad un punto tale da consentire la promulgazione di leggi che impediscono di fatto la fotografia nei luoghi pubblici.
Non c’è da scherzare, leggi qui (UK) ma anche qui (USA).
La sensazione di un progressivo attacco alla libertà di fotografare è condivisa con chiunque mi capiti di parlare dell’argomento, anche in Italia andarsene in giro con una macchina fotografica al collo pare stia divenendo sempre più oggetto del sospetto altrui.
Insomma, il mio vecchio post “rose e rusco” è purtroppo sempre più attuale… di sicuro a Londra, dove di recente si sarebbe arrivati al punto di prendere di mira perfino i turisti, specie gli stranieri. E’ il caso di un signore austriaco che, in compagnia del figlio, è stato sorpreso dalla polizia a fotografare un importante obiettivo strategico, ovvero la stazione dei bus di Walthamstow.
La campagna “anti paranoia” é promossa dal British Journal of Photography.