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Posts Tagged ‘luci’

ChanelNon sono un grande fan della cosiddetta “Fashion Photography” ma ho comunque molto rispetto per la professionalità e le capacità tecniche di molti fotografi di questo settore. La fotografia di moda richiede altissima qualità e forti capacità di gestire ogni dettaglio dell’immagine. Il fotografo si trova spesso a lavorare sotto pressione ed in tempi ridotti.
E poi si sa, le star non sono facili…
È per questi motivi che ogni tanto vado a vedere cosa c’è di nuovo sul sito di Breed, una scuola di fashion Photography, ed è qui che ho trovato questo interessante video. Mostra le fasi di un workshop in cui l’obiettivo è ricreare il ritratto di Kristen Stewart realizzato da Mario Testino per una pubblicità di Chanel.
C’è tutto: dal make up alle luci, dalla gestione della modella fino alla fase di scatto vera e propria. Un processo che quelli di Breed chiamano “Image Decostruction” e che trovo davvero istruttivo per qualunque fotografo.
Buona visione!
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[Fonte: Breed]

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G. Crewdson

© Copyright – Gregory Crewdson

E’ un tipo di fotografia particolare quella di Gregory Crewdson, in genere “o la odi o la ami”. I suoi scatti, noti per la costruzione estremamente meticolosa della scena ed il posizionamento di luci e personaggi, sono degli “still life” complessi e totalmente pianificati, dove niente è lasciato al caso. E’ un approccio che ha un forte legame con l’arte cinematografica, tanto che molte delle fotografie di Crewdson sembrano una sorta di fermo immagine di altissima qualità tratto da un film.
Questo artista americano ha una componente creativa che tende a sollevarlo dalla macchina fotografica e da molti degli aspetti tecnici, portandolo a concentrasi sul risultato finale ed assumere un ruolo sovrapponibile a quello di un regista, tutto ciò a tal punto che Crewdson è un fotografo che per realizzare le sue opere si avvale di un direttore della fotografia.
Potrebbe sembrare un paradosso ma non lo è. Gregory progetta le sue immagini con in mente un risultato ben preciso: far lavorare le fantasia dell’osservatore, stimolare le sue capacità di proiezione ed interpretazione di ciò che è una sorta di cattura dell'”istante perfetto”.
Le atmosfere che si trovano nei suoi scatti sono oniriche, rarefatte ma allo stesso tempo pesanti, in genere ambientate nella provincia statunitense, immagini che sembrano far parte di una concatenazione di eventi inquietanti.
Raccolte in progetti di respiro decennale come “Beneath the roses“, che è stato esposto in molte importanti gallerie del mondo, sono opere che danno l’impressione di voler rivelare una sorta di lato oscuro del “sogno americano”.
In Crewdson si sentono nette influenze pittoriche e letterarie, in particolare Edward Hopper e Raymond Carver, quello che ne risulta è un’estetica dal forte impatto, che finisce per dividere il pubblico.

Ammiro molto Crewdson, mi affascina la sua capacità creativa, la sua determinazione maniacale nel lavorare per raggiungere esattamente ciò che ha previsualizzato nella sua testa. Non importa quali mezzi tecnici siano necessari per raggiungere il risultato, quale obiettivo o macchina fotografica sia impiegata. Non importa se servono imponenti attrezzature, attori da dirigere, truccatori, comparse o interi teatri di posa in cui costruire complesse scenografie.
C’è una gran bella distanza, un abisso incolmabile tra un progetto di Crewdson ed uno scatto colto al volo, magari stupendo, ma fatto per caso.
Può non piacere a tutti ma questo per me è un bell’esempio di arte fotografica.
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Per chi volesse approfondire segnalo il film “L’istante perfetto“, realizzato dal regista Ben Shapiro che per dieci anni ha seguito Crewdson registrando le fasi creative e tecniche che danno vita alle sue immagini. E’ un documento che offre l’opportunità di conoscere la visione ed il modo di lavorare di questo fotografo ed è attualmente in programmazione su Sky Arte.

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Si imparano un sacco di cose guardando questi video backstage che si trovano in rete.
Oggi ti propongo quello di Kevin Winzeler, un fotografo statunitense specializzato in fotografia sportiva commerciale.
Trovo sempre interessante vedere che attrezzatura viene usata, come viene sistemata e gestita, ma anche come un fotografo professionista interagisce con i soggetti mentre lavora sul suo assignment.
E’ un po’ come avere l’opportunità di entrare sul set e soffermarsi a sbirciare dettagli alla ricerca di qualcosa da imparare o anche qualche spunto da rielaborare.
Buona visione.
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Oggi voglio proporti una tecnica divertente da provare, sperimentare ed interpretare a modo proprio.
L’idea è quella di dare una particolare dinamicità allo scatto, un senso di movimento e velocità reso dallo sfondo mosso, ma con un metodo diverso dal tradizionale panning.
Il panning classico infatti non è sempre applicabile ed esistono casi in cui si può anche procedere in modo diverso per ottenere comunque risultati di grande effetto.
Come fare? Semplice: si sistema la fotocamera in modo che questa sia solidale con il soggetto, poi lo si fa muovere ed ecco che se il tempo di esposizione è abbastanza lungo… lo sfondo verrà (ovviamente) mosso.
Puoi provare questa tecnica anche banalmente facendoti un autoscatto a braccia tese mentre giri su te stesso, fotografando gli occupanti all’interno di un veicolo in movimento oppure inquadrando un mezzo piazzando la fotocamera in modo stabile come ci fa vedere Jay Morgan nel video sotto.
Esistono infiniti modi per sfruttare questa sorta di “panning solidale”, la bravura sta poi nella capacità di gestire la luce, le impostazioni di esposizione e magari anche aiutandosi con un telecomando o l’autoscatto.
Buona visione e… buon divertimento.

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lego-digital-cameraSi tratta di un vero e proprio corso di “fotografia di base” in miniatura quello proposto da Photoexperience. E’ una iniziativa gratuita ed informale, dedicata a chiunque si trovi alle prime armi e voglia capire come utilizzare meglio la sua compatta o reflex digitale.

Il prossimo microcorso si svolgerà nell’arco della mattina di Sabato 12 Febbraio a Pistoia, sfruttando anche un semplice set con luci professionali che il team di Photoexperience ha deciso di mettere a disposizione.

Conosci qualcuno desideroso di avvicinarsi alla fotografia in modo semplice? Non mancare di farglielo sapere, anche inoltrando questo post o condividendo su facebook, ma alla svelta perchè l’iniziativa è a numero chiuso.
Per informazioni ed iscrizioni bisogna scrivere a info@photoexperience.it 

Io sarò presente all’evento come membro del team di Photoexperience e sarà un piacere offrire un caffè ai lettori del blog che volessero passare, magari anche solo per fare due scatti e sfruttare le luci dell’ottimo set fotografico installato per l’occasione. Se pensi di venire scrivimi a pegaphotography@gmail.com per avere tutti i dettagli.

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Se segui questo blog sai che vado pazzo per i backstage.
Eccone uno che ho trovato riguardante questa inquietante foto di Scott McClellan :

Scott McClennan

Come ralizzare uno scatto così nella propria cucina ?
Beh, guarda il video e sono pronto a scommetere che ti viene voglia di provarci…
Buon divertimento !

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Questo video non te lo puoi perdere.
E’ una fantastico esempio che dimostra ancora una volta quanto fotocamera ed obiettivi contino davvero poco per il risultato delle nostre foto.
Qui Lee Morris, un po’ tra il serio ed il faceto, ci fa vedere come si possa realizzare una sessione fotografica fashion scattando SOLO con un IPHONE (!)
Attenzione però : la fotocamera è un telefonino ma… le luci sono professionali ed anche la modella…
E’ tutto lì il trucco…

🙂 Buona visione e… un pensierino prima di spendere soldi in quel “nuovo corpo macchina”… 🙂

Per altri video ed informazioni su Lee Morris : www.fstoppers.com

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