Più volte mi sono chiesto come (cavolo) vengono realizzate quelle incredibili riprese dei missili lanciati verso lo spazio, immagini di grossi oggetti in rapidissimo allontanamento ritratti come se fossero lumache.
Giusto pochi giorni fa mi godevo lo spettacolo dello SpaceX che portava in orbita la Tesla di Musk e, guardando il video in diretta, sono rimasto sbalordito leggendo il valore della velocità a cui andava: circa cinquemila chilometri l’ora!
Dunque: come fare una ripresa così stabile di un oggetto lontano come quello che viaggia così veloce e che si allontana pure molto in fretta?
La risposta non è banale, per realizzare queste riprese vengono usati sistemi con fotocamere specifiche dotate di ottiche che si aggirano sui 10.000mm montate su postazioni di inseguimento automatico originariamente concepite per uso militare. E’ roba da milioni di dollari che sfrutta tecnologie di vario genere per acquisire, oltre alle spettacolari immagini destinate al pubblico, anche tutta una serie di dati fondamentali per lo sviluppo dei sistemi di lancio.
Ecco qui sotto un esempio di una di queste attrezzature, nello specifico denominata Contraves-Goerz Kineto Tracking Mount.
Adesso vado a cercarmene una su Ebay.