“More Than An Image” è un semplice esperimento ideato da Wex Photographic in cui, in brevi video, alcuni fotografi parlano di sé e del loro rapporto con la Fotografia.
E’ un progetto che chiunque può affrontare, una sorta di semplice autoanalisi ma, volendo, anche di presentazione agli altri in un formato attuale che permette di far parlare le immagini insieme all’autore.
Analizzare il proprio rapporto con la fotografia ha sempre un riflesso utile sulla qualità del nostro lavoro e già in altri post mi era capitato di insistere su questo aspetto. Trovo quindi che un’idea simile a “More Than An Image” potrebbe essere un valido spunto su cui sperimentare l’idea di raccontarsi.
A titolo di esempio ti propongo il video di Daniel Regan, giovane artista che ha trovato nella Fotografia molto di più di una propria forma espressiva.
Buona visione.
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Posts Tagged ‘rapporto’
Più che un’immagine
Posted in Culture, People, video, tagged analisi, arte, artista, creatività, espressione, fotografia, presentazione, rapporto, video on 26/10/2016| 11 Comments »
Nude Portraits
Posted in Culture, People, Photography portraits, tagged nudo, progetto, rapporto, reazione, relazione, ritratto, svantaggio on 03/09/2014| 5 Comments »
Non vedi alcun nudo? Guarda bene.
In questa foto in realtà il nudo c’è, ma è solo negli occhi e nella reazione della ragazza ritratta. Il nudo è il fotografo.
La creatività è anche, e sopratutto, pensare fuori dagli schemi. E’ così che Trevor Christensen ha impostato il suo progetto Nude Portraits girando la frittata e focalizzandosi su soggetti vestiti, posti di fronte ad un fotografo che si presenta nudo come un bebè.
Trevor descrive questo suo esperimento come un tentativo di esplorare il rapporto che si sviluppa tra fotografo e persona fotografata dove, almeno nel ritratto classico, la seconda tende a sentirsi in una posizione svantaggiata.
Christensen ribalta la situazione: prima informa accuratamente i soggetti descrivendo il suo progetto, in modo che la reazione non sia di pura sorpresa, poi procede presentandosi completamente nudo, armato solo di macchina fotografica.
I suoi ritratti vanno alla ricerca di quell’espressione che, per qualche prezioso istante, le persone mostrano in questa situazione.
Per il momento Trevor ha sviluppato il suo progetto solo con fidanzate, amici e parenti, ma l’obiettivo più ambizioso che dichiara sul sito, è passare ad una fase pubblica.
Genio, esibizionista o entrambe le cose, Trevor Christensen è davvero forte 🙂
101 women
Posted in Culture, Flash shots, People, Photography portraits, tagged 101, centouno, contatto, donne, età, fotografia, persone, photography, portrait, progetto, project, projekt, rapporto, relatività, relazione, ritratto, spessore, tempo, Umanità, uomini on 11/01/2012| 3 Comments »
Sei in cerca di un bel progettone fotografico? Uno di quelli che impegnano molto ma che possono anche dare grandi soddisfazioni?
Eccoti una proposta direttamente ispirata al lavoro di Sofia Wraber e Nanna Kreutzmann che hanno pubblicato sul sito onehundredone.dk un’affascinante serie di centouno ritratti di donne: una foto per ogni età: da zero a cento anni.
È un progetto che trovo bellissimo e degno di attenzione perchè sebbene semplice dal punto di vista concettuale e tecnico, è in realtà un lavoro di notevole impegno e spessore umano che però chiunque può realizzare.
Immagina che esperienza possa essere l’entrare in contatto con quelle centouno persone per ritrarle tutte allo stesso identico modo.
Ci vuoi provare? Naturalmente vale anche con centouno uomini. 🙂
One-Minute Masterclass
Posted in Culture, History of photography, People, Photography portraits, tagged AfghanGirl, contatto, emozione, feeling, fotografia, Magnum Photos, McCurry, National Geographic, National Geographic Society, persone, photography, rapporto, ritratto, steve mccurry, strada, street on 27/10/2011| 4 Comments »
“Don’t Forget To Say Hello”.
E’ in sintesi tutto qui il pensiero che ci trasmette Steve McCurry in un breve video che fa parte del progetto “One-Minute Masterclass” realizzato da Phaidon.
McCurry è uno dei fotogiornalisti e fotografi di strada più famosi del mondo. Membro dell’agenzia Magnum è l’autore del famosissimo ritratto della Ragazza Afgana reso celebre molti anni fa dal National Geographic, rivista con cui lavora ormai da tempo.
Per McCurry la fotografia di strada è il terreno su cui cogliere le opportunità più varie per entrare in contatto con persone di ogni angolo del mondo e realizzare ritratti intensi e suggestivi attraverso la creazione di un rapporto sincero tra fotografo e soggetto.
L’elemento del saluto è quindi per lui il biglietto da visita, la chiave per aprire la prima porta in modo rispettoso, cercando di porsi in modo il più possibile paritetico nei confronti della persona davanti all’obiettivo.
E’ un approccio alla fotografia di strada diverso da chi la interpreta alla ricerca di scatti rubati e situazioni spontanee dove il soggetto è totalmente inconsapevole. McCurry al contrario cerca il contatto e tenta di stabilire un dialogo con gli esseri umani che ha di fronte, quasi indipendentemente dalle barriere linguistiche che possono esistere.
Trovo molto bello questo punto di vista e ti consiglio questo minuto con Steve.
Il video è in inglese. A chi non è del tutto a suo agio con questa lingua consiglio comunque la visione… magari proprio immaginando di avere davanti questo signore con i baffi che racconta la sua storia a noi che con la nostra fotocamera siamo lì davanti, non comprendiamo bene la sua lingua ma… vogliamo fargli un ritratto.
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Quell’istante dopo la risata…
Posted in People, Photography portraits, tagged ansia, dialogo, emozione, espressione, essenza, feeling, fotografare, fotografia, People, persona, posa, rapporto, ridere, rigidità, risata, ritratto, soggetto, sorriso, tensione on 18/04/2011| 3 Comments »
Chi fa ritratti lo sa bene, succede spesso che le persone a cui chiediamo di posare trovino difficoltà nell’assumere espressioni naturali e rilassate. Questo è ancora più vero quando chi viene fotografato non è abituato a questa situazione, in pratica la quasi totalità dei casi, almeno per molti fotografi.
Quello con cui tipicamente ci si trova a lottare è la più o meno sottile ansia che coglie la persona davanti all’obiettivo. L’ansia genera una tensione che altera, in modo spesso sostanziale, le capacità espressive del soggetto.
La strategia che alcuni fotografi, anche famosi, seguono è quella di instaurare un dialogo con la persona che viene fotografata. Questo consente di allentare la tensione, abbassare l’ansia e le difese, riuscendo così a cogliere espressioni più vere e meno alterate.
Spesso in pratica è però molto difficile se non impossibile creare questo feeling, tipicamente perchè non c’è modo o tempo.
Nasce allora l’idea di ricercare o addirittura provocare uno sfogo di tensione che permetta di rivelare espressioni più naturali ed intense.
Come fare ? È abbastanza semplice. Per esempio che cosa c’è di più semplice di una bella risata per allentare la tensione?
Come quando davanti ad un film horror la risata scatta liberatoria alla prima occasione, ecco che proprio una risata può essere richiesta o stimolata dal fotografo per far rilassare il soggetto. Subito dopo la risata ci sono alcuni istanti in cui è possibile carpire delle buone immagini di un soggetto finalmente libero dall’ansia del ritratto.
La risata potrà essere anche non del tutto naturale, non ha molta importanza, perchè saranno i momenti subito successivi quelli in cui provare a catturare la vera essenza del nostro soggetto.
Concentrati e cerca quell’istante dopo la risata, scatta in abbondanza… non te ne pentirai.
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