Studia attentamente questa foto. Osserva bene i dettagli del volto, i tratti, lo sguardo perso nel vuoto. A che cosa starà pensando?
Clicca sull’immagine per guardarla in versione grande, è importante per vedere tutti i minimi particolari. Fallo con calma. Esamina tutti gli elementi, l’espressione, quella luce negli occhi. Cerca qualcosa in questo volto e nel suo sguardo. Qualcosa che non si vede subito ma che poi appare.
Poi dimmi che impressione ti ha fatto.
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Posts Tagged ‘sorpresa’
Osservala con calma (reloaded)
Posted in Closeups, Culture, People, Photography portraits, tagged dettagli, osservare, sorpresa on 17/08/2017| 10 Comments »
Weekend assignment #117 : sorpresa
Posted in Black and White, Candid portraits, Culture, People, Street Photo, tagged Assegnato, assignment, compito, creatività, fine settimana, fotografia, inaspettato, pega, sorpresa, weekend on 27/09/2014| 8 Comments »
Ed è proprio il tema della sorpresa che ti propongo di esplorare in questo ennesimo weekend assignment.
Aggiungo solo una precisazione: la reazione che ti sto invitando ad immortalare non è detto che debba essere solo di persone ritratte. Sorpresa può anche essere quella indotta nell’osservatore oppure quella provata dal fotografo al momento dello scatto. La fotografia non sempre parla di ciò che si vede nell’immagine.
Insomma, come al solito ti lascio libera interpretazione dell’assignment; fai come più ti piace, l’idea di fondo è sempre la stessa: nutrire la nostra creatività fotografica e poi, eventualmente, condividerne qui il prodotto mettendo il link in un commento.
Buon divertimento!
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Clicca qui per visualizzare l’elenco di tutti i Weekend Assignment precedentemente proposti.
Gli occhi di Tilda
Posted in Culture, People, tagged esperimento, fotografia, infarto, orlando, ritratto, Sally Potter, scherzo, sorpresa, Swinton, Tilda, Virginia Woolf on 03/05/2013| 4 Comments »
Con questa foto qualcuno ha rischiato l’infarto, ma ne è valsa la pena 😀
A parte gli scherzi, quello di qualche giorno fa è stato un esperimento interessante.
Riassumo per chi se l’è perso.
In un post pubblico un ritratto della famosa attrice Tilda Swinton, assorta nei suoi pensieri ed invito i lettori ad esaminarla bene, studiandola nei dettagli. Il fatto è che la foto non è un semplice ritratto. La versione in grande che si ottiene cliccando è in realtà un’immagine animata e dopo alcuni secondi gli occhi della donna si voltano verso l’osservatore.
L’effetto può essere notevole perché non si è preparati. La fotografia è infatti per tutti noi un oggetto fisso, immobile per definizione, senza sorprese, statico insomma. E quando, nonostante la nostra totale abitudine alle immagini in movimento, Tilda improvvisamente cambia posizione e ci guarda, noi sobbalziamo sulla sedia.
Ancora una volta la fotografia è meravigliosa, in questo caso per ciò che non è e non è mai stata, malgrado le inarrestabili evoluzioni tecniche da lei scaturite.
Per chi me l’ha chiesto, il ritratto di Tilda Swinton è un fotogramma del film “Orlando” del 1992, sceneggiatura e regia di Sally Potter, tratto da un soggetto di Virginia Woolf.
Effetto sorpresa
Posted in Black and White, Culture, People, Street Photo, tagged attenzione, Benz Thanachart, creatività, decisive moment, decisivo, fotografia, gente, Henri Cartier-Bresson, istante, metro, progetto, sopresa, sorpresa, street, subway, surprise, Thai, Thailandia on 16/11/2012| 7 Comments »
E’ uno degli aspetti più semplici ed intriganti della fotografia, qualcosa che la caratterizza in modo speciale differenziandola anche dalle tecnologie che poi ne sono derivate, come il cinema ed il video. E’ la capacità di poter congelare l’istante, quella frazione di secondo irripetibile ed unica che solo lo scatto fotografico sa catturare. Un momento “decisivo” di cui tanto si parla ma che non sempre siamo in grado di maneggiare proprio perché non sempre è facile stabilire quale sia questo istante.
Ecco un esempio creativo ma semplicissimo. Una possibilità che esiste da sempre e che in qualche modo tutti abbiamo già sperimentato.
Il fotografo Thailandese Benz Thanachart con il suo progetto “Surprised Reaction” è partito dal notare l’atmosfera di silenzioso distacco asociale che sempre più permea gli spazi pubblici. Spazi affollati ma pieni di soggetti che in realtà vivono isolati nel loro spazio privato fatto di cuffiette e smartphone; vicini fisicamente ma lontani gli uni dagli altri, ognuno concentrato su qualcosa di molto distante da ciò che assorbe l’attenzione di chi ha accanto.
E così Benz si è piazzato sulla metropolitana, ha scelto il momento giusto ed ha urlato una parola a caso, completamente scollegata alla situazione, fotografando l’istante esatto della reazione dei presenti con le loro espressioni così genuine, senza filtri. Un “decisive moment” perfettamente controllato dal fotografo, un istante di attenzione da parte di tutti che guardano all’unisono nell’obiettivo. Semplicissimo ma incredibilmente efficace ed interessante, specie se si vanno a studiare i dettagli degli sguardi e si prova a leggere che cosa è balenato nella mente delle persone immortalate.
Qui sotto uno dei tanti scatti che puoi trovare sul suo sito. In questo caso Thanachart ha urlato “Granturco!”
🙂
Better or worse photography
Posted in Bokeh, Closeups, Culture, Decay, History of photography, tagged arbus, citazione, club, delusione, diane, fotografia, intended, meglio, peggio, quotation, sorpresa, volere on 04/05/2012| 1 Comment »
“I never have taken a picture I’ve intended. They’re always better or worse.”
E’ una frase di Diane Arbus, la grande fotografa di origini russe che nella sua carriera, dal dopoguerra fino agli anni settanta, esplorò quella che è stata definita come “la fotografia di esseri umani che si scostano dalla normalità data per scontata”.
Una citazione che acquista grande spessore specie quando associata al lavoro della Arbus, ma che trovo sia anche molto adatta a descrivere quello che succede a molti fotografi, ed io sono tra questi.
Insomma, il punto è che molto spesso la “foto non viene come si vorrebbe ed il risultato è in una certa misura sempre migliore o peggiore di quanto ci si aspetti“. A volte è una delusione, altre una bella sorpresa. Solo raramente la foto esce proprio come la volevi.
Io questa cosa la trovo curiosa e mi piacerebbe sapere se anche tu appartieni al club che intendo fondare con questo post:
il.. “Nonvienemaicomevorrei Foto Club”.
🙂 🙂 🙂
Sequencing – part 2
Posted in Culture, tagged amici, conferma, creatività, esercizio, esperimento, exercise, experiment, logica, pega, prova, sequence, sequencing, sequenza, sorpresa on 12/01/2010| 1 Comment »
Ieri si parlava di quanto valore può avere porre le proprie foto in sequenza, collegate tra loro tramite un fil rouge.
L’ordine di questa sequenza è importante, sia che si tratti di realizzare un album personale che un’esposizione o un portfolio da sottoporre a qualcuno.
Come realizzeresti la sequenza delle tue migliori foto ? Quale ordine sceglieresti ?
Prova a fare questo esperimento. E’ in due fasi.
Prima prendi un set di tue foto (farlo con le proprie è più divertente e forse semplice, ma potresti farlo anche con le foto di un artista famoso o anche con una serie proveniente da più fotografi), stampale in modo che siano qualcosa di fisico e tangibile. Mettile in ordine casuale su un tavolo e poi comincia ad ordinale in modo da costruire un insieme che rappresenti qualcosa.
Puoi seguire qualsiasi logica, qualunque idea artistica che si sviluppi nella sequenza. L’importante è che tu sia in grado di spiegare ad altri questa scelta.
Fatto questo si passa alla seconda fase.
In un’occasione in cui sei in compagnia con alcune persone tira fuori le stesse foto e chiedi agli altri di creare una sequenza e di illustrarne poi la logica.
Non dovrai dare alcuna indicazione, lascia che i tuoi interlocutori compongano la loro sequenza con le tue foto, senza influenzarli con quelle che sono state le tue scelte.
Vedrai.
Ci saranno delle conferme ma anche delle interessanti sorprese.
Emozioni tangibili in 13×18
Posted in Culture, Street Photo, tagged 13x18, album.cornici, arte, calamita, creazione, digitale, esperimento, fascino, frigo, giudizio, lavoro, orar, pega, pellicola, percezione, plexiglass, prints, sorpresa, stampe, stati d'animo, valutazione on 18/12/2009| 2 Comments »
Da qualche tempo ho ripreso a stampare in piccolo formato le foto che mi piacciono di più, quelle che in qualche modo mi trasmettono qualcosa.
Queste piccole foto mi trovo a “tenerle in giro” per casa. Ho alcune semplici cornici da tavolo in plexiglass ed anche le solite calamite da frigorifero… l’idea è quella di tenerle in vista per un po’ di tempo, per poterle valutare “vivendoci insieme”.
In questo processo sicuramente si sperimenta quella che è la possibile attenuazione della carica emotiva della foto legata al momento dello scatto.