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Posts Tagged ‘vicino’

Crepa

Crepa. (IPholaroid project) - © Copyright 2010 Pega

Everything’s rough if you look close enough.
Quando osservi da vicino i dettagli, ti accorgi che niente è perfetto. Anche le cose che appaiono più rifinite sono in realtà complesse, ruvide e sfaccettate.

In questo weekend prova a fare qualche scatto concentrandoti sui piccoli dettagli, quelli che mostrano le imperfezioni che emergono solo quando ci si avvicina molto e si cerca di approfondire.

Com’è poi tradizione di questo blog, ti invito a condividere il risultato di questi “scatti a tema” mettendo in un commento a questo articolo il link al tuo album Flickr o a qualsiasi altra piattaforma di condivisione su cui avrai pubblicato le tue immagini.

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:-( + :-) :-)

🙂 + 🙂 🙂 – © Copyright 2009 Pega

Robert Capa diceva: “Se le tue foto non sono buone vuol dire che non sei abbastanza vicino al soggetto”. Hai mai pensato a quanto è importante la distanza fisica che separa il fotografo dal soggetto e quanto ciò contribuisca a quello che la foto comunica?
La distanza effettiva è un elemento che in qualche modo influisce sul risultato della fotografia perchè “l’obiettivo osserva in entrambe le direzioni” e più si è vicini più si entra inevitabilmente a far parte della scena.
Fotografare una persona da lontano non è la stessa cosa che farlo a distanza ravvicinata, non c’è teleobiettivo che possa sostituirsi alla componente fisica dell’evento.
Non voglio dire che sia sempre e comunque meglio essere vicini al proprio soggetto, intendo solo sottolineare la differenza che c’è tra le due situazioni.
Da lontano si ha distacco, freddezza, minore coinvolgimento… con il teleobiettivo si è al di fuori della scena, è un’osservazione asettica, non ci si intromette, non si introduce alcun elemento di disturbo… il soggetto può rimanere inconsapevole e non tende a coinvolgere il fotografo.
Da vicino si è invece “insieme” al nostro soggetto, partecipi della scena con tutto quello che ne può conseguire. La foto a distanza ravvicinata obbliga il fotografo a manifestarsi, a rendere esplicite le sue intenzioni, a farsi a sua volta osservare.
Anche quando il soggetto è una cosa inanimata, la foto a distanza ravvicinata ha un sapore diverso. Mentre si fotografa si percepiscono i dettagli, a volte suoni ed odori, si coinvolgono insomma anche gli altri sensi… e questo può rendere diverso l’atto stesso del fotografare e quindi anche la foto.
Scattare da vicino è poi a volte anche una vera sfida, specie con se stessi. E solo raramente ci si pente di averci provato.
🙂

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Robert_Capa

Il miliziano colpito a morte – 1936 – Robert Capa

C’è una frase di Robert Capa che ogni fotografo dovrebbe sempre tenere a mente: “Se le tue foto non sono abbastanza buone è perché non sei abbastanza vicino“.
La distanza dal soggetto è un fattore chiave in fotografia. Pensa alla differenza che c’è nel riempire un fotogramma con il viso di una persona rimanendo lontani con un teleobiettivo, rispetto all’avvicinarsi a pochi centimetri. Il risultato è assolutamente diverso. Non è solo una questione tecnica di schiacciamento dei piani o di sfuocato dello sfondo. Avvicinarsi al soggetto vuol dire entrarci in relazione, stabilire un contatto, penetrare nella sua sfera di attenzione. E nello scatto questo si riflette, la foto viene diversa.
E’ forse proprio anche questo che voleva dire Capa. L’esortazione ad andare più vicino non si riferisce solo al significato fisico, ma anche al creare un rapporto con la persona fotografata, cercando di conoscerla meglio.

Il bello è che questo concetto di vicinanza si può anche estendere alle cose inanimate ed applicare a qualunque soggetto fotografico. Avvicinarsi significa appassionarsi, approfondire ed imparare qualcosa su ciò che vogliamo fotografare. Che sia un paesaggio o un animale, andarci vicino vuol dire creare un legame con esso, conoscerlo e cercare di capirlo.

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R.E.M. phase - © Copyright 2009 Pega

Avvicinati al tuo soggetto, avvicinati ancora di più…
Non parlo di usare lo zoom. Avvicinati con i piedi… entra quasi a contatto con chi o cosa stai fotografando…

A volte è solo quando riesci a creare questa “intimità fotografica” che realizzi come davvero poter inquadrare e comporre la foto, e lo scatto viene fuori.
Ed è quasi come se nella foto potessero entrare anche elementi diversi… come l’odore o il respiro… 

Una volta Robert Capa ha detto : “Se le tue foto non sono abbastanza buone è perchè non sei abbastanza vicino“.

Aveva ragione da vendere.

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