Ricevo ogni giorno domande da Plinky. E’ un sito, forse meglio chiamarlo un social network, che quotidianamente ti propone di scrivere qualche riga, dando una risposta alle sue domande che sono a volte banali, altre volte meno.
Oggi mi è arrivata questa: “You are receiving an award –- either one that already exists, or a new one created just for you. What would the award be, why are you being honored, and what would you say in your acceptance speech?”
L’ho trovata una domanda interessante, specie se declinata in fotografia e voglio girartela, chiedendoti di provare a dare le tue personali risposte. Eccola qui, tradotta e “fotograficamente modificata”:
Stai ricevendo un riconoscimento a carattere fotografico.
E’ un premio già esistente, oppure qualcosa di nuovo, appositamente creato per te.
Che cosa potrebbe essere questo riconoscimento? Perché verresti premiato?
Cosa diresti nel tuo discorso di accettazione?
Ovviamente è un gioco, una domanda aperta a tutti, che sonda nella nostra passione fotografica. Immagina che un giorno, all’improvviso, accada davvero una cosa del genere.
Non ti chiedo di postare qui la tua risposta (anche se darò il benvenuto a chi lo vorrà fare) ti chiedo solo di provare comunque a rispondere in modo sincero e personale, senza dover necessariamente riferire ad altri questo pensiero.
Credo si tratti di un interessante esercizio, utile ad approfondire la conoscenza di quell’artista che c’è in ognuno di noi.







“per l’ossessivo tentativo di realizzare almeno al 25 per cento dell’idea iniziale, visualizzata nella testa” 🙂
Grande Fulvio. Mi piace parecchio!
3° posto, “per essere finalmente riuscito a far partire uno dei tanti progetti nel cassetto” – mi pare eccessivo aspirare al 2° posto (portare in fondo il progetto) o al addirittura 1° (averlo anche fatto bene)
Il terzo posto è comunque sul podio, comunque migliore del quarto e di tutti gli altri non premiati e così timidoni da non avere nemmeno il coraggio di un timido sogno, che poi altro non è che un piccolo gioco.
🙂
Grazie per aver partecipato.
Se arrivasse a me sarei inizialmente incredula…e anche dopo…che sia primo secondo o ventesimo posto un riconoscimento fa sempre piacere ma a me imbarazzerebbe..non sono abituata ad apparire in prima persona e molto spesso se faccio o ho fatto cose il mio nome non appare/non è apparso. “Al punto di vista differente racchiuso spesso nelle cos’è più semplici” …..che direi?? ….Grazie, la cosa più difficile non è guardare ma vedere, a seconda dell’occhio che vede ( se vede ) si aprono infiniti punti di vista anche solo fotografando una goccia di rugiada su un fiore
Ciao Monica! Mi ha fatto molto piacere leggere le tue considerazioni.
Sì, nessuno di noi è granchè abituato a dire qualcosa in caso di riconoscimenti e proprio in questo sta la sfida. Tu dici una gran verità: il difficile è “vedere”…
Un salutone!