“Se il tuo solo strumento è un martello, tutto somiglierà ad un chiodo“. E’ una celebre affermazione dello psicologo statunitense Abraham Maslow, una verità valida anche in fotografia.
L’effetto che si verifica quando ci si abitua ad usare sempre lo stesso strumento è una delle minacce più serie alla nostra creatività e questa sorta di “visione a tunnel” peggiora via via che aumenta la nostra sintonia con una tipologia di fotocamera o un certo setup. Succede che si inizia a pensare lo scatto in funzione di caratteristiche e limitazioni ben precise piuttosto che partendo dal concetto.
È il caso di chi scatta solo in bianco e nero o solo in un certo formato, oppure di chi predilige un’ottica specifica o un particolare tipo di fotocamera.
Percepita questa dinamica, capita quindi di iniziare a notarne gli effetti e decidere di fare variazioni di attrezzatura e setup, evitando di specializzarsi troppo.
Scattare con macchine, setup ed approcci diversificati, mantenendo un certo ventaglio di opzioni e cercando di lasciare sempre un giusto spazio alla sperimentazione, può essere una semplice soluzione al problema della visione a tunnel.
La visione a tunnel (reloaded)
04/09/2015 di Pega
wow
Assolutamente convinto
fondamentale considerazione, quella di maslow. il più grande ostacolo alla creatività sono i limiti che ci poniamo noi stessi, spesso, non quelli che ci impone il mondo circostante (nel “teatraccio” che pratico si chiamano flic-dans-la-tête: gendarmi nella testa, quelli che ti impediscono di agire).
(p.s. posso farti una domanda OT? ti capita mai di fare photo-stitching? se sì, con che software ti trovi meglio? sempre se sì, hai qualche dritta sulla gestione al meglio degli scatti per evitare bias nell’overlap? grazie! se e quando hai tempo, eh)
Confesso di saperne poco o niente di stiching. Ho fatto solo qualche prova con vari tool gratuiti trovati online per le panoramiche. Però mi incuriosisce.
Sei stato nominato! 🙂 http://ideeacolori.com/2015/09/04/chi-sono-i-tuoi-5-investigatori-preferiti-e-perche/