Ho conosciuto musicisti alla perenne ricerca del suono perfetto, della qualità assoluta dell’audio nelle registrazioni. La loro ricerca di perfezione era tale da distoglierli quasi totalmente dal loro vero obiettivo: quello di produrre buona musica.
Per alcune persone, il perfezionismo è un qualcosa che ha uno stretto legame con la procrastinazione. L’autocritica e la preoccupazione di produrre qualcosa che gli altri non potranno denigrare può portare a non completare e produrre un bel niente.
E’ un caso che non credo di essere il solo a conoscere.
Ci sono un sacco di bravi fotografi che, presi in questa sorta di trappola, tengono il loro lavoro chiuso in un cassetto, aspettando eternamente che sia “perfetto” prima di pubblicarlo e renderlo visibile agli altri. In genere le motivazioni che vengono addotte sono sempre di natura tecnica e mai artistica, come se in qualche modo la tecnica contasse di più…
Quasi sempre il perfezionismo non è altro che procrastinazione ed insicurezza.
Spesso si sente dire che i grandi artisti sono dei perfezionisti.
Ecco, forse questo è uno di quei dettagli che li contraddistingue. Il riuscire a bilanciare la voglia di perfezione con il saper intuire quando accontentarsi ed esporsi. E forse anche la capacità di saper gestire gli aspetti tecnici in modo tale da impedire che divengano prevalenti o, peggio, un ostacolo alla creatività.







