Mi sembra la copertina dell’album di un gruppo musicale un po’ underground, con questi toni vintage, la cantante in primo piano ed i membri della band a fare da sfondo. Ed invece è la versione “chimicamente manipolata” di una foto che ho fatto con la mia zietta Polaroid a strappo in occasione di una recente uscita “film gang“, insieme ad amici appassionati di fotografia analogica.
Dopo lo scatto, ho estratto la busta dalla macchina ed atteso i classici due minuti necessari a questo tipo di pellicola per lo sviluppo istantaneo, quindi ho separato la stampa finale dal resto della busta. Invece di buttare questo’ultimo elemento di scarto, tipico delle pellicole a strappo, l’ho consegnato al mitico Martino, insieme ad un po’ di indicazioni su come divertirsi a manipolarlo. Sì, perché la parte restante della busta Fuji FP-100 è solo apparentemente da buttare e ci si può divertire a trattarla con candeggina per estrarne il negativo.
Martino si è dato da fare e con maestria ha “lavorato” di varechina e pennello su alcuni miei negativi prodotti nella serata, pubblicandoli poi sul suo album Flickr nel set Eau de Javel, dove puoi trovarli e tra cui c’è anche uno scatto simile a quello sopra ma con i “membri della band” del tutto mossi.
Bravo Martino.
Per chi fosse interessato ad approfondire il processo di “liberazione” del negativo, rimando ad un mio vecchio post sull’argomento, in cui c’è anche un link ad un video tutorial.
Complimenti anche a Martino… nei suoi set ci sono delle bellissime foto!
Ci devo provare assolutamente!
Attendo i risultati! 🙂
era un po’ che non aprivo il tuo Blog e per poco non faccio Bomb: stai attento a maneggiare chimicamente le fotografie che prim’oPpoi ti scoppiano in mano!!!
(poi non dire che non te l’avevo detto eh)
P.S. pericoli di vita a parte, ganzissima l’anal gang o film gang che dir si voglia
Aspetta il post su fotografia e nitroglicerina. Poi ne riparliamo…
😀
p.s. Dai alla prossima uscita analfilm vieni no????
più che volentieri, imprevisti a parte: ma vengo in veste di fotoreporter digitale dell’evento (scusa il termine)
Ok. Vieni pure “ditale”, però stai attento lo stesso che il raggio delle esplosioni dovute alle reazioni chimiche (analogiche) è molto ampio e non risparmia chi non è protetto da attrezzatura analogica 😀 😀 😀
Interessantissimo il processo di pulizia del negativo dopo la spellicolatura.
Volevo capire, se possibile, quale pellicola utilizzi, se è utilizzabile con dorsi Polaroid oppure se è necessario obbligatoriamente un apparecchio Polaroid.
Grazie e veramente complimenti per il blog.
Pas.
Io ho provato con soddisfazione usando pellicole Fuji FP-100, sia con dorso che con fotocamera Polaroid.
Grazie della visita e… Buon divertimento!
… vistantaneapolaroid.wordpress.com