Una delle cose che più mi affascina della fotografia è che non è fatta solo di immagini. Non mi riferisco all’impegno o al tempo che richiede, nemmeno alle emozioni e sensazioni che uno scatto sa regalare. Parlo del vero potere della fotografia, quello che la rende un mezzo straordinario: il potere di avvicinare e connettere le persone.
Inizia quando si impara. Spesso c’è la figura di un mentore, un maestro, o anche solo un conoscente, che dà qualche consiglio e con cui si sviluppa un rapporto che non si dimentica.
Poi c’è il soggetto. La fotografia ti spinge ad avvicinarlo e conoscerlo, perché è proprio entrando in sintonia ed “accordandosi” con esso che vengono fuori gli scatti più belli. Quelli indimenticabili.
Ed infine c’è l’osservatore. Il rapporto tra il fotografo e l’osservatore è affascinante, con il secondo che tende a proiettare se stesso e le sue emozioni su ciò che il primo ha realizzato, generando quello che è il vero risultato dell’estro artistico: l’effetto sulla terza persona, quella che guarda l’opera.
In effetti questi sono solo tre dei tanti esempi di come la fotografia sa mettere in connessione le persone. E’ un canale di comunicazione che si appoggia sull’istinto visuale di cui tutti siamo dotati e che si trasforma e muta continuamente, regalando continui stimoli.
Altri casi di questo effetto di connessione sono anche le conoscenze e le amicizie che si sviluppano tra appassionati che frequentano un fotoclub o magari un gruppo su un social network. O anche quelle tra un qualsiasi blogger ed i suoi lettori.
E tu hai qualche altro esempio?
🙂
Rispondi